Da una evidente figuraccia ad un’inaugurazione in pompa magna in campagna elettorale ma con procedure e tempistiche dubbie nella gestione di quasi 158.000 euro
Cosi l’ex vicepresidente dell’Assemblea Legislativa Andrea Lignani Marchesani riassume “la telenovela“, che ormai sta giungendo al termine, di Palazzo Vitelli a San Giacomo, sede della futura biblioteca.
Fu nel novembre 2014 che l’Amministrazione comunale annunciò, per il 13 (giorno del patrono San Florido) l’inaugurazione del nuovo spazio culturale. Pochi giorni dopo, invece, fu risolto il contratto con la ditta che svolgeva i lavori per un importo pari a quasi 810.000 euro.
Una risoluzione unilaterale sicuramente determinata da una giusta causa ma di cui niente si sa su eventuali contenziosi e pendenze in sospeso. In ogni caso c’è voluto circa un anno per quantificare i lavori non svolti sia dal punto di vista tecnico che economico. Nel novembre 2015 l’importo per i lavori non svolti fu fissato in 157.775 euro ma con la campagna elettorale incombente si è pensato bene di dividerli in 5 macro aree (trattamento pavimenti e opere edili in finitura, serramenti interni, impianti idrico sanitari, impianti elettrici ed impianti di rete e wireless), tutte inferiori, qualcuna di veramente poco, ai 40.000 euro
“Si è dunque fatto ricorso, in maniera assai irrituale e stiracchiata, – conclude Lignani – all’art.125 del d.lgs. 163/06, che consente affidamenti diretti per lavori di importi inferiori ai 40.000 euro in seguito a risoluzioni di contratto e a necessità di urgenza. Viste le figuracce precedenti l’unica urgenza vera è in effetti la scadenza elettorale e francamente non si capisce perché un lavoro affidato con un’unica gara all’origine in corso d’opera viene scisso in 5 unità senza bandire nuove procedure di selezione. Potenza della sindrome di taglio del nastro elettorale per la quale le 5 imprese designate a insindacabile giudizio del dirigente hanno ringraziato con uno sconto congruo”.