La Giunta Regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Giuseppe Chianella, ha emanato un atto di indirizzo sulle nuove procedure sul rilascio dell’autorizzazione sismica, sulla vigilanza e sul controllo di opere e costruzioni in zone sismiche per far fronte alle criticità conseguenti la sentenza della Corte Costituzionale n. 68/18 con la quale è stata dichiarata l’illegittimità di alcuni articoli della Legge regionale 1/2015.
“Le misure adottate – sottolinea Chianella – costituiscono una prima significativa risposta alle criticità determinate dalla sentenza. La Giunta regionale adotterà ulteriori iniziative per superare definitivamente il problema restituendo al Servizio Sismico l’operatività di cui necessitano le professionalità di indubbio valore che hanno da sempre connotato il Servizio stesso e che cittadini ed imprese hanno avuto modo di apprezzare”.
“Convocheremo nei prossimi giorni un incontro con i rappresentanti del mondo delle professioni – dice l’assessore – per fare nuovamente il punto sull’intera problematica, anche al fine di definire ulteriori percorsi atti a rafforzare il Servizio ed a migliorarne l’operatività”.
La pronuncia della Corte costituzionale aveva annullato le procedure di semplificazione amministrativa introdotte dalla Regione in materia sismica nel 2010 differenziando gli interventi “privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità” non soggetti né ad autorizzazione né a deposito e gli interventi di “minore rilevanza ai fini della pubblica incolumità” soggetti al regime di preavviso scritto e deposito con estrazione a campione stabilendo il regime dell’autorizzazione sismica preventiva per tutti gli interventi.
Gli effetti di questa pronuncia, aggravati dall’avvio della ricostruzione post-sisma 2016, hanno comportato notevoli conseguenze sui tempi di rilascio delle autorizzazioni sismiche.
L’atto di indirizzo adottato dalla Giunta Regionale, nel mantenere fermo il principio dell’assoggettamento ad autorizzazione preventiva per tutti gli interventi, ha introdotto importanti differenziazioni nelle modalità istruttorie relativamente alle opere ricadenti nelle zone a alte e media sismicità rispetto a quelle a bassa sismicità. In particolare, per le opere di minore importanza o prive di interesse dal punto di vista sismico sarà sufficiente operare tramite la semplice “istruttoria documentale” che concerne essenzialmente la verifica di completezza formale eseguita automaticamente dal portale telematico Umbria-SiS.
Questa nuova modalità porterà prevedibilmente ad una apprezzabile riduzione dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni sismiche per tutti gli interventi. Sono state intanto già avviate disposizioni di carattere organizzativo con l’istituzione di una nuova sezione collocata presso l’Ufficio Speciale di Foligno espressamente dedicata alle pratiche della ricostruzione e il potenziamento di alcune unità tecniche destinate a rafforzare l’attuale personale delle sedi di Terni e Perugia.
La nota dell’Assessore Bartolini- “L’approvazione da parte della Giunta regionale di un atto di indirizzo sulle nuove procedure sul rilascio dell’autorizzazione sismica rappresenta l’importante tassello di un ampio lavoro portato avanti dagli Assessorati regionali e che riguardano, insieme alla semplificazione delle procedure, anche il rafforzamento della struttura organizzativa con un aumento di personale”. È quanto afferma l’assessore regionale alla Semplificazione e alle Risorse umane e organizzazione dell’Ente Antonio Bartolini.
“Un atto – sottolinea – che porterà nei prossimi giorni a benefici significativi, in particolare per i cittadini e le imprese impegnate nella ricostruzione post terremoto, soprattutto se andrà ad aggiungersi alle misure semplificative a livello nazionale che, in rappresentanza della Regione, ho chiesto insieme agli assessori delle altre Regioni del ‘cratere’ del sisma nell’audizione alla Commissione speciale del Senato che si sta occupando del disegno di legge sulle ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo colpite dal sisma nel 2016”.
“Misure semplificative che abbiamo condiviso con la rete delle professioni e con i parlamentari, non solo di maggioranza – dice l’assessore Bartolini – e fra le quali è prevista l’introduzione della ‘procedura di deposito’ in luogo dell’autorizzazione sismica. Alla loro attivazione si aggiungerà il potenziamento degli uffici regionali per dare le risposte celeri e adeguate che servono per accelerare la ricostruzione”.
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