Astrazeneca, rallentamento vaccinazioni e riapertura zone gialle: il sottosegretario alla Salute Sileri fa il punto in una intervista
“E’ possibile, per maggiore precauzione, che l’Agenzia europea dei medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di Astrazeneca“. Lo dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24, precisando tuttavia che “questo è successo anche per tanti altri famaci“.
Astrazeneca, “eventi trombotici rari sono pochissimi”
Sileri ricorda anche che nel caso di Astrazeneca il vaccino è stato utilizzato “in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi”. E aggiunge a Radio 24: “Non vi è ombra di dubbio che vi sia un rapporto rischio-beneficio positivo“.
L’Ema, spiega Sileri, “può cioè individuare dei sottogruppi di popolazione che presentano un comun denominatore per un maggiore livello di rischio, e valutare il rapporto causa-effetto in tali gruppi” in relazione agli eventi trombotici rari che sono stati segnalati. Quanto alla possibilità che l’Ema arrivi quindi a limitare l’uso del vaccino escludendo alcune categorie, “ciò – sottolinea il sottosegretario – rientra nei processi di farmacovigilanza ed è già successo per tanti altri farmaci, a partire dall’aspirina, per la quale a partire dagli anni ’80 è stato posto un limite d’uso per la fascia dei bambini sotto i 12 anni per alcuni eventi avversi”.
Riaperture dopo il 30 aprile
Sempre nell’intervista, Sileri ha aggiunto: “Credo che i dati miglioreranno nelle prossime settimane, è difficile stabilire data esatta ma per ora rimane la cancellazione delle zone gialle fino al 30 aprile, realisticamente credo che la possibilità di riaperture sarà dopo il 30 aprile”.
Vaccini, fattibile obiettivo del mezzo milione di dosi al giorno
“Per fine mese, con l’arrivo di più dosi, l’obiettivo del mezzo milione di dosi di vaccino al giorno è fattibile anzi potremmo arrivarci anche in questi giorni” afferma il sottosegretario alla Salute. Sul calo delle vaccinazioni nei giorni di festa conclude: “Non possiamo permettercelo ma è pur vero che si è corso molto nelle settimane precedenti. Aspettiamo le dosi per avere vaccinazioni costanti”.