Luca Biribanti

Non ha dato segnali positivi l'incontro che c'è stato oggi tra le sigle sindacali e l'ad del gruppo Ast, Marco Pucci, riguardo il futuro delle acciaierie ternane. La situazione è ancora in bilico e l'integrità del sito siderurgico è materia che riguarda ormai l'Outokumpu. La multinazionale finlandese si era impegnata nelle settimane scorse nel cercare un un compratore che potesse mantenere il tubificio come parte integrante delle acciaierie, evitando così il tanto temuto 'spacchettamento' che porterebbe alla perdita di competitività internazionale sul mercato mondiale dell'acciaio e una riduzione drastica di personale.
L'ad Pucci senza mezzi termini ha detto che non è possibile fare una stima di oltre 6 mesi della produzione, ma fino ad aprile non dovrebbero esserci problemi sul volume dei pezzi usciti dalla fabbrica. Al tempo stesso la notizia che non ci sarà la tanto sperata ripresa economica e che la recessione segnerà ancora il nuovo anno preoccupa i sindacati.
Ad aprile scadrà il termine temporale entro cui lo stabilimento ternano potrà essere ceduto, così come stabilito dalla Commissione Europea Antitrust, che in questo periodo di transizione sta vigilando sulla possibile cessione.
I sindacati hanno diramato a firma congiunta il seguente comunicato – Il giorno 29 Novembre 2012 si sono incontrate le Segreterie Provinciali con l’Amministratore Delegato del Gruppo Acciai Speciali Terni, Ingegner Marco PUCCI, per fare il punto rispetto alle evoluzioni in essere in materia di nuovi assetti societari, volumi produttivi e prospettive future del sito di Terni.
Dall’incontro è emerso che in un clima di recessione come quello attuale, la sperata ripresa non ci sarà nei modi e nei tempi auspicati.
L’A.D. ha comunicato che per il prossimo semestre non dovrebbero esserci problemi per la saturazione dei volumi produttivi, sia per la parte a caldo, che per il freddo.
E’ stato altresì comunicato che, in ottemperanza alle disposizioni della Commissione europea antitrust, l’arco temporale in cui il sito di Terni può essere venduto decorre dal 7 Novembre 2012 per una durata massima di sei mesi e nella fase attuale viene riconosciuta all’AST l’autonomia operativa per proseguire la missione industriale.
In questa fase transitoria, come quella attuale, tutti le operazioni saranno poste sotto la supervisione degli enti di controllo della Commissione antitrust europea.
Le Segreterie Provinciali hanno ribadito:
– l’irrinunciabilità del Tubificio di Terni come parte integrante del sito di Terni in una prossima ed eventuale vendita;
– l’urgente e non rinviabile incontro con il Governo italiano a garanzia delle condizioni di vendita e delle prospettive future del sito di Terni.

Le Segreterie Provinciali hanno ritenuto irrinunciabile, per la corretta gestione del periodo transitorio, che qualsiasi operazione di gestione sia frutto di analisi, confronto e accordi basati su progetti coerenti, chiari e condivisi.
Le Segreterie Provinciali ritengono altresì fondamentale che il metodo sopra citato sia esteso e applicato nella gestione delle problematiche del sistema appalti e ditte terze.
Le Segreterie Provinciali hanno dato mandato alle Segreterie Nazionali di Categoria e Confederali di verificare la percorribilità del ricorso rispetto alle decisioni assunte dalla Commissione antitrust della Comunità Europea.

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