Nella giornata di oggi le Segreterie Nazionali e Territoriali e la Rsu si sono incontrate a Roma, al Mise, per conoscere il futuro piano industriale che interesserà lo stabilimento Thyssen di Terni nel prossimo biennio.
Durante l’incontro l’Amministratore Degato Ast, Ingegner Burelli non ha presentato il piano industriale ma le loro linee guida che dovranno caratterizzare il prossimo futuro con una durata temporale di 24 mesi. Le linee guida illustrate sono; occupazione , volumi produttivi, piano investimenti.
Sui 3 punti l’A.D. ha confermato nel prossimo biennio una sostanziale riduzione legata principalmente al contesto difficile di mercato europeo e mondiale, mentre il Governo ha ribadito la strategicità delle produzioni di Inox, partendo dallo stabilimento di Terni.
A seguito di questo si è impegnato a mettere in campo strumenti tecnici ed economici per efficienza innovazione ed ambiente.
“Come Organizzazioni Sindacali e Rsu – si legge in una nota – ribadendo la non condivisione del progetto aziendale su quelle linee guida abbiamo chiesto formalmente lo svolgimento di un incontro entro la prima decade di marzo con la presentazione di un piano cartaceo sul quale gettare le basi per un ragionamento futuro. E’ stato chiesto esplicitamente che fino allo svolgimento del prossimo incontro l’azienda non proceda con processi di riduzione e riorganizzazione unilaterali ma gestisca gli scarichi produttivi con gli strumenti già attivati come la cigo. Quanto sopra detto è stato condiviso dal governo e la stessa dall’azienda si è resa disponibile a mantenere questo impegno”.
“Le linee guida illustrate oggi dall’azienda – hanno dichiarato Rosario Rappa, segretario nazionale, e Mirco Rota, coordinatore nazionale della siderurgia per la Fiom – riguardanti occupazione, produzione e investimenti non ci hanno convinto. Sia perché si riducono i volumi da produrre rispetto al vecchio piano, sia perché si riduce l’occupazione, con 68 esuberi tra i diretti e i 136 interinali, e sia perché non c’è chiarezza per quanto riguarda la qualità e l’efficacia degli investimenti.”
“Inoltre – continuano – rimangono forti dubbi per quanto riguarda il proposito aziendale di procedere con alcune terziarizzazioni, ad oggi non specificate.Abbiamo richiesto ad Ast di poter avere un testo che riassuma le linee del piano industriale. È stato convenuto un incontro in sede ministeriale, che dovrebbe essere calendarizzato nella prima metà di marzo, nel quale l’azienda si è impegnata a produrre un piano industriale dettagliato.”
“Per evitare di trovarci davanti a situazioni sgradevoli – concludono Rappa e Rota – abbiamo chiesto al governo, che ha dichiarato di ritenere strategica l’azienda e la sua produzione di acciaio inox, di seguire direttamente la trattativa e all’azienda di non prendere iniziative unilaterali fino al prossimo incontro.”