Nei giorni scorsi gli uomini della squadra volante del Commissariato P.S. di Assisi, coordinati dal Commissario Capo Francesca D. Di Luca, sono riusciti a rintracciare e bloccare i due giovani diciassettenni che poco prima avevano speso in un chiosco di frutta e verdura di S.M. degli Angeli una banconota di 50 euro palesemente falsa. La segnalazione veniva effettuata da una passante che, testimone dell’evento, è riuscita a fornire agli agenti una descrizione dettagliata dei due giovani che intanto si erano dati alla fuga inseguiti dal titolare dell’attività commerciale frodata. Grazie alla conoscenza capillare del territorio e alla prontezza degli operatori, i due giovani malviventi sono stati intercettati nella zona industriale della città e condotti presso gli Uffici del Commissariato.
Si tratta di due giovani, un bastiolo e un assisano, di origine rumena entrambi pregiudicati e già noti all’ufficio di polizia. Davanti agli agenti, uno dei due ragazzi ha confessato di aver dato al negoziante del chiosco una banconota contraffatta da 50 euro per acquistare pochi euro di frutta ed entrare in possesso del resto. La banconota gli era stata data qualche giorno prima da un altro uomo, perugino, dietro la promessa di poter trattenere una parte del resto ottenuto dalla spendita della moneta falsa. Ormai alle strette, il secondo ragazzo a quel punto ha tirato fuori dalle tasche del proprio giubbino una seconda banconota del valore di 50 euro che, accertamenti tecnici specifici confermeranno essere anch’essa palesemente contraffatta: le banconote sono risultate sprovviste del filo di sicurezza, essere di una filigrana più spessa, presentare una colorazione diversa e l’ologramma non conforme.
Soldi falsi, soldi facili che sarebbero stati con molta probabilità utilizzati dai due giovani anche per l’acquisto di droga, visto che uno dei due è stato trovato in possesso di 1,5 grammi di marjuana e per questo segnalato alla prefettura locale per detenzione per uso personale di droga ai sensi dell’art. 75 DPR 9 ottobre 1990 nr. 309.
Scattata per entrambi invece la denuncia in stato di libertà per spendita di banconote false ai sensi dell’art. 453 c.p. che punisce chiunque, al fine di metterle in circolazione, acquista o comunque riceve monete contraffatte o alterate con la pena della reclusione da tre a dodici anni e la multa da 516 e 3.098 euro. Affidati alle rispettive madri ora i due giovani dovranno affrontare un ben più difficile e arduo interrogatorio.
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