“Il sindaco Valter Stoppini ha avuto la meglio per 470 voti circa quindi è giusto che governi, complimenti. Non mi sento però di aver perso nettamente, sento di non aver vinto e di essere arrivato ad un soffio dal sogno accarezzato per Assisi e le sue frazioni in una competizione che nel mio caso ha visto una campagna elettorale di soli 60 giorni, contro avversari politici in carica da circa 8 anni, con disponibilità di fondi da elargire, benevolenze anche dell’ultimo minuto e promesse non sempre così limpide”. È il commento di Eolo Cicogna, sconfitto da Valter Stoppini alle comunali di Assisi dello scorso weekend in una lunga lettera aperta, in cui l’ex candidato sindaco sprona e bacchetta i partiti per cominciare a lavorare già adesso, senza aspettare l’ultimo minuto, alla costruzione di un’alternativa.
“Ringrazio gli oltre 7.000 elettori che hanno riposto in me la propria fiducia e sono andati ad esprimere la loro idea e la loro preferenza scegliendo me e la nostra coalizione”, le parole di Cicogna, che come già a caldo dopo il voto, torna a ribadire alcune delle criticità riscontrate: la mancanza di alcuni voti dei partiti e l’assenza dei voti di Santa Maria degli Angeli, dove Stoppini ha “perso bene”, vincendo la partita elettorale. “La partita – dice Cicogna – si giocava come previsto nella mia frazione dove vivo attualmente, a Santa Maria degli Angeli, ma nonostante tutto il mio impegno le urne sono state tiepide. Vale la pena evidenziare però un dato politico importante: tre, e dico tre assessori della vecchia giunta, hanno avuto un numero limitato di preferenze personali, addirittura non sono stati nemmeno rieletti in consiglio comunale. Il segnale è stato chiaro, ma tutto questo per me e per noi, insufficiente”. Il riferimento è a Massimo Paggi, Paolo Mirti (che dovrebbe però rientrare da consigliere se almeno uno degli eletti del Pd diventerà assessore) e soprattutto a Fabrizio Leggio, che da titolare del turismo ha ottenuto un risultato inferiore alle aspettative al netto del buon risultato del cartello elettorale composto da M5S, Rifondazione e sinistre ecologiste.
Quanto al futuro, la speranza di Cicogna è che il centrodestra faccia un’opposizione più battagliera di quella degli ultimi cinque anni, dove è stato (a parte alcune eccezioni) silente: “Bisogna lavorare da subito e non aspettare più l’ultimo minuto e – la stoccata ai partiti – il supporto poteva e doveva essere di più. Non si possono organizzare in due mesi liste, programmi e coinvolgimento dei territori. Occorre soprattutto non abbandonare i tanti giovani che si sono avvicinati. C’è una crisi politica in atto e il civismo specialmente in ambito amministrativo spicca di più, ma senza i partiti la politica non è politica. Spero che da oggi saranno ancora tanti i cittadini che si metteranno a disposizione per Assisi, per un futuro radioso, e per dare un’alternativa concreta”.