“L’ultima indagine dell’Istat sui servizi per i bambini da 0 a 3 anni conferma per l’Umbria un quadro molto positivo, con un aumento del numero di asili nido e servizi integrativi al nido che ci pone ai primi posti tra le regioni italiane”. L’assessore all’Istruzione e Welfare della Regione Umbria, Carla Casciari, commenta così i dati del recente Rapporto dell’Istituto nazionale di Statistica sui servizi socioeducativi per la prima infanzia, relativa all’anno 2009/2010, che colloca l’Umbria ai primissimi posti per tasso di disponibilità e di accoglienza, accanto all’Emilia Romagna e alcune regioni del Centro-Nord.
In particolare, dalla rilevazione risulta che in Umbria sono iscritti negli asili nido comunali o finanziati sia dai Comuni che dalla Regione oltre 5mila bambini, con un incremento degli utenti pari al 15,9 per cento, in termini percentuali la quarta crescita più elevata a livello nazionale.
“Precedenti indagini sulla potenziale disponibilità di posti per i bambini da 0 a 3 anni – ricorda l’assessore – hanno già evidenziato come, a livello nazionale, l’Umbria si attestasse tra le prime in Italia, superando di gran lunga l’obiettivo europeo fissato dalla ‘Strategia di Lisbona’, con una percentuale di copertura pari quasi al 40 per cento del numero dei bimbi residenti. Ora – sottolinea – si conferma che in Umbria il numero dei bambini che frequentano i servizi educativi è tra i più alti d’Italia: per quanto riguarda i nidi ben il 21,3% dei bambini tra 0 a 2 anni si è avvalso del servizio di asili nido, percentuale di molto superiore a quella dell’Italia che è pari all’11,3 per cento. Ed è in aumento pure la percentuale dei bambini che hanno frequentato i servizi integrativi, dove la percentuale dell’Umbria è del 6,4% a fronte del 2,3% dell’Italia”.
In entrambi i casi, anche rispetto all’anno 2008/2009, il numero di utenti è cresciuto: “Segno – rileva l’assessore all’Istruzione e al Welfare – che le famiglie umbre scelgono di affidare i bambini a servizi che rappresentano anche una scelta educativa importante per la crescita delle bambine e dei bambini, poiché sono servizi qualitativamente eccellenti e allo stesso tempo si configurano come un servizio di ‘sollievo’ per il lavoro di cura delle donne, con maggiori opportunità di conciliazione con i tempi di lavoro”.
L’Umbria, inoltre, detiene il primato della copertura territoriale con l’89,3% dei Comuni che garantiscono il servizio di asilo nido, un dato superiore al quello nazionale (77 per cento) e a quello delle altre regioni del Centro Italia.
Asili nido, l'Istat conferma un quadro positivo in Umbria
Mer, 03/08/2011 - 15:33