“I risultati del progetto Asia Urbs (foto di repertorio), presentati in comune nella giornata di lunedi hanno sintetizzato la posizione dell'Amministrazione riguardo a sette anni di esperienza di cooperazione civica in quelle lontane e poverissime terre abitate da una popolazione dedita prevalentemente al settore agricolo. La posizione del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale è sempre stata fermamente contraria a tale tipo di esperienza del Comune di Spoleto in quanto in essa non riusciva ad intravedere alcun ritorno positivo per la città sia a livello promozionale che economico”.
E' il consigliere comunale di An David Militoni a tornare a puntare il dito sul progetto di cooperazione che ha portato un pezzo di Spoleto (e le sue esperienze in ambito amministrativo) in Cambogia, dopo l'illustrazione dei risultati di Asia Urbs, nei giorni scorsi.
“Le dichiarazioni del Sindaco durante la conferenza stampa – spiega Militoni – hanno toccato anche l'aspetto pecuniario, secondo Brunini non vi è stato per questo progetto alcun costo sostenuto dal contribuente spoletino in quanto i finanziamenti sono arrivati dall'Unione Europea. Nella mia esperienza di Consigliere di primo mandato dal giugno 2004 ho puntualmente trovato le voci relative al progetto Cambogia iscritte nelle passività del bilancio comunale ogni anno, dal 2004 a seguire. La risorsa 2400 come è denominato in termini contabili il progetto in questione ha pesato nel bilancio 2004 per euro 31561,00 , nel 2005 per euro 32.000,00, nel 2006 per euro 62000,00 non spesi completamente, nel 2007 per euro 34748,00. Diverse, come risaputo, sono state le trasferte dei nostri amministratori nella nazione asiatica. Quindi non proprio nulla come dichiarato da Brunini ma oltre 30 mila euro annui che dalle tasche dei contibuenti spoletini sono passate in Cambogia per dotare alcuni distretti di servizi per la democrazia quali sportello del cittadino e altri strumenti per il decentramento amministrativo”.
Secondo quanto affermato dall'amministrazione comunale, infatti, i costi del progetto sarebbero stati interamente coperti dall'Unione europea, ma nei bilanci, spiega Militoni, non ve ne sarebbe traccia. “Non sono riuscito a rintracciare nelle voci di bilancio relative ai trasferimenti l'esatta quantificazione dei proventi traferiti dall'Unione europea che anche se dovessero coprire per intero le somme spese non giustificherebbero a mio avviso un'attività che ha sottratto personale e risorse dell'Ammministrazione in quanto priva di attinenze di sviluppo promozionale ed economico per la città”. Al contrario, conclude Militoni, del gemellaggio con Charleston, su cui An “intravede delle possibilità di ripresa di un flusso turistico con gli Stati Uniti ormai purtroppo interrotto da anni”.
