Doveva essere rimpatriato in Tunisia già dal 2011, ma il procedimento era stato bloccato da un’istanza di protezione internazionale. L’uomo, 36enne, aveva infatti dichiarato che in patria avrebbe potuto essere perseguitato. Ma il suo ‘soggiorno’ italiano si è concluso in questi giorni, mentre la sua istanza di asilo internazionale è stat giudicata come pretestuosa. Così gli agenti dell’ufficio immigrazione della questura di Perugia lo hanno prelevato dall’abitazione della sua convivente, in centro storico, e lo hanno accompagnato in Tunisia, seguendo le direttive del questore di Perugia, Carmelo Gugliotta.
L’avventura italiana del cittadino tunisino di 36 anni, a Perugia dal 2009: la polizia lo definisce “noto spacciatore”, con base operativa nella zona di San Francesco al Prato. La squadra mobile lo aveva arrestato nel 2011 con 1.500 dosi di eroina. Negli ultimi cinque anni, la stessa polizia lo ha arrestato altre due volte, sempre per spaccio di droga.
L’altro ieri, dopo essere stato rintracciato e portato in questura, è stato accompagnato da due squadre di poliziotti: una lo ha scortato fino a Fiumicino e l’altra, specializzata nei servizi internazionali, è salita a bordo dell’aereo per andare fino a Tunisi e consegnarlo alla polizia di quel paese.
Arrestato con 1500 dosi di eroina | Chiede asilo, ma lo rimpatriano
Torna in Tunisia un pericoloso spacciatore | Batteva la zona di San Francesco al Prato
Sab, 04/06/2016 - 15:56