Un’attività imponente, durata ben due anni, quella condotta dagli uomini della Polizia Amministrativa del Commissariato di Assisi. Con capillarità ed efficienza si è proceduto ad una revisione completa di tutti i fascicoli dei detentori delle armi presenti sul territorio in carico al Commissariato dal 1946 ad oggi.
L’occasione è stata effettuata a seguito della recente disposizione normativa che ha previsto una verifica dei requisiti psicofisici dei soggetti detentori di armi che non avevano prodotto certificazioni mediche nei sei anni antecedenti l’entrata in vigore della legge.
Si ricorda che prima di tale notizia non erano previsti controlli sulla salute psicofisica dei detentori di armi se non all’atto della richiesta di nullaosta alla detenzione: negli anni successivi, anzi nei decenni successivi, non sussisteva quindi alcun obbligo di sottoporsi a visita medica se non per eventi particolari o su specifica imposizione dell’autorità di P.S.
La disposizione introdotta dunque permette un’efficace attività di controllo preventivo nei confronti di quelle persone potenzialmente pericolose perché affette da patologie o minorazioni psicofisiche, finanche per eseguire un controllo sui soggetti detentori di armi, deceduti da anni di cui non si sia fatta regolare denuncia dei fucili o delle pistole possedute all’atto della morte. Per avere un censimento corretto e aggiornato anche dei detentori deceduti o emigrati in altri Comuni, il Commissariato si è avvalso della collaborazione preziosa dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Assisi con scambi informativi in tempo reale .
Questi i risultati – E’ stata dapprima avviata una campagna di informazione nei confronti dei detentori di armi interessati dal nuovo obbligo di legge, attraverso l’invio di apposita comunicazione debitamente notificata presso il domicilio dei detentori: oltre 1000 le persone informate. Questo ha permesso alla stragrande maggioranza dei destinatari di provvedere puntualmente alla produzione della certificazione attestante la sussistenza dei requisiti psicofisici.
Ben 250 invece le persone inadempienti che sono state pertanto diffidate. Al termine delle operazioni, tra questi, ben 24 sono stati i soggetti a carico dei quali, su segnalazione del Commissariato, il Prefetto di Perugia ha emanato 24 provvedimenti di divieto detenzione armi ai sensi dell’art. 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Determinante si è rivelata anche l’attività di verifica delle norme di custodia, trasferimento e detenzione delle armi eseguita con controlli domiciliari anche attraverso l’ausilio degli uomini della Squadra Volante. Più di 20 i detentori irregolari e perciò segnalati all’Autorità Giudiziaria. Un centinaio le armi ritirate ed avviate alla demolizione.