Appalti in sanità e grande distribuzione, UIL chiede "nuovi modelli" - Tuttoggi.info

Appalti in sanità e grande distribuzione, UIL chiede “nuovi modelli”

Redazione

Appalti in sanità e grande distribuzione, UIL chiede “nuovi modelli”

Sab, 10/04/2021 - 15:03

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Applicando la ‘spending review’ seri rischi di abbassamento qualità e quantità oltre a salari più poveri, perdita di posti lavoro e infiltrazioni malavitose

L’Umbria ha bisogno di un nuovo modello di gara per gli appalti nei settori delle pulizie, della logistica, del servizio mense, dell’igiene urbana e similari. A pensarlo è il segretario generale di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti, il quale afferma che “seppure l’era in cui la spending review era diventata parola d’ordine in ambito imprenditoriale, governativo, delle istituzioni e, per forza, in quello familiare, sia ormai una traccia nei ricordi, nei fatti continua ad essere in voga. Quindi, si continua a vivere in ragione di ciò, anche spesso andando ad applicare tale principio in modo indiscriminato e addirittura lesivo nei confronti della qualità del lavoro, con seri rischi dal versante sicurezza e salute e addirittura occupazionale, con anche riflessi negativi verso gli utenti cittadini, in particolare se si tratta di esercizi e/o servizi pubblici”.

A supporto delle sua tesi Cecchetti cita alcuni esempi riguardo l’ambito sanitario e la grande distribuzione alimentare. “In entrambi i casi – spiega Cecchetti – per tali restrizioni economiche ci accorgiamo che lo stato di igiene in tali luoghi è variato in peggio, così come le condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie che, malgrado la riduzione del tempo a disposizione tagliato dai committenti, sono comunque chiamati in modo proibitivo dalle imprese a garantire lo stesso livello di pulizia sia in termini qualitativi che quantitativi. Questo genera, da un lato l’impoverimento del salario con l’aggravante di un Ccnl fermo da 8 anni e, dall’altro, condizioni di lavoro pessime, oltre i limiti della sopportabilità umana, con standard di qualità necessari ormai lontani. A ciò si possono aggiungere anche gravi perdite di posti di lavoro. L’aspetto più inquietante resta quello della pericolosità che assume tale contesto nei confronti dei consumatori per quanto riguarda la gdo, e dei pazienti, per l’ambito sanitario, dove la minaccia di cariche batteriche che possono concretizzarsi è veramente alta per la scarsa e insufficiente pulizia. Se messo in rapporto ai risparmi economici ottenuti scopriamo, infine che, viceversa, sono aumentati i costi per far fronte alle cure necessarie ai pazienti colpiti dalle infezioni generate”.

“La Uiltrasporti dell’Umbria – specifica Cecchetti – evidenzia pertanto la necessità di intervenire in tutte le circostanze con particolare priorità nel mondo sanitario, sia pubblico che privato, e in quello della grande distribuzione di beni e cibo, mense scolastiche e universitarie, ancor prima che si giunga all’emergenza. C’è la necessità di un attento e scrupoloso controllo continuo da parte degli organi preposti, affinché vengano rivisti e corretti gli attuali parametri di igiene fortemente ridimensionati. Ma soprattutto che tutti i committenti si impongano di impostare le basi di gara, non solo in ambito agli appalti per le pulizie, corrispondenti ai veri costi di gestione, senza poi ricorrere al massimo ribasso, ma alla offerta più vantaggiosa per costi ma soprattutto per standard di qualità di alto livello e di tutela occupazionale, vietandone il sub-appalto, più che mai in sede di Enti e contesti pubblici in genere. Anche a garanzia della legalità, evitando presenze in Umbria di soggetti a rischio malavitoso, pronte a saccheggiare il nostro territorio e a danno di quelle imprese buone territoriali. Diventa obbligo di tutti reagire contro il solo interesse speculativo che concede ancora sprechi, in luogo di servizi di alta qualità, ai cittadini per nulla risparmiati dal caro tasse”.

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