“E’ scorretto e politicamente disonesto nei confronti degli elettori magionesi chiedere voti definendosi renziani del Pd quando, dopo svariati tentennamenti, si è deciso di candidarsi in una lista di centrodestra: a nessuno può essere concesso di utilizzare impropriamente il nome del Pd e di Matteo Renzi per rifarsi una verginità politica dopo essere transitati sotto altre bandiere”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta, il segretario regionale del Partito Democratico Giacomo Leonelli e il segretario provinciale facente funzione dello stesso partito Mario Bocerani, in merito alla presenza nella lista del centrodestra a Magione di due esponenti del Pd locale: l’ex assessore Monica Paparelli e l’ex presidente della Trasimeno servizi ambientali Carlo Tamburi.
Leonelli – durante un aperitivo elettorale in un noto locale di Magione del candidato Pd alle europee Nicola Danti, esponente toscano vicinissimo a Matteo Renzi, a cui ha partecipato anche il candidato sindaco Giacomo Chiodini – ha ricordato il “comportamento ondivago” di Paparelli e Tamburi, sottolineando come “la prima si sia dimessa dalla giunta dopo quattro anni e mezzo d’incarico, chiedendo fra l’altro la convocazione delle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco alle quali ha poi deciso di non partecipare” e come “Carlo Tamburi, amministratore di lungo corso della sinistra magionese, che solo in prossimità della presentazione delle liste e ormai al termine del suo incarico, ha rassegnato le dimissioni da presidente della società Tsa, per lanciarsi nella campagna elettorale con il centrodestra”.
Il Partito democratico ha avviato l’iter di deferimento alla Commissione di Garanzia di Paparelli e Tamburi.