Allarme false polizze fideiussorie nell’ambito della ricostruzione post sisma nel Centro Italia dopo il terremoto del 2016 e così alza la guardia.
Nell’ambito della ricostruzione privata, dopo l’emanazione del decreto di concessione del contributo, su istanza dell’intestatario, l’Ufficio Speciale Ricostruzione infatti autorizza la liquidazione di parte delle spese professionali di progettazione e di un’anticipazione del costo dei lavori per il ripristino dell’agibilità dell’immobile. L’anticipazione del costo dei lavori è possibile solo se l’impresa esecutrice che ne beneficia stipula una polizza fideiussoria a garanzia. Si sono però spesso verificate diverse spiacevoli situazioni di polizze contraffatte, che hanno richiesto l’intervento del commissario straordinario Guido Castelli.
“L’Anac – ricorda Castelli – ha posto più volte la propria attenzione sul fenomeno della presentazione di fideiussioni contraffatte. Ci tengo a ricordare a tutte le imprese che operano nel cratere di prestare massima attenzione e, ove possibile, di verificare telematicamente l’autenticità delle polizze.
Si tratta di fenomeni che coinvolgono spesso soggetti non autorizzati, documenti falsificati e garanti che si rivelano insolventi al momento dell’escussione – continua -. Insieme agli Usr e al fianco dell’Ivass siamo in prima linea ogni giorno per garantire trasparenza e legalità ed evitare che si verifichino contraffazioni, dobbiamo tenere la guardia alta soprattutto per i terremotati che dopo il sisma hanno perso la loro abitazione”.
Per questo ieri la tematica è stata affrontata durante un confronto tra lo stesso Castelli e i massimi rappresentanti dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), il tutto al fine di aumentare il livello di vigilanza su scenari potenzialmente pericolosi per i cittadini terremotati, per una questione nodale in ambito di appalti pubblici.