Clima caraibico all'ufficio postale cittadino. Tanto che per evitare di “bollire” i dipendenti lasciano la porta d'ingresso aperta.
Proprio così, è quello che racconta apertamente la direttrice della sede delle Poste del centro di Foligno. Per andare a ritirare una semplice raccomandata, spesso, manco a dirlo, occorre mettersi in fila e aspettare pazientemente. Intanto vedi che al di là dei vetri degli sportelli, gli operatori postali lavorano, mentre fuori piove o nevica, in maniche corte e ben scollati.
Il problema è, che, ad esempio, lo sportello delle raccomandate dista solo poco più di un metro dalla porta d'ingresso esterna. Il personale stesso delle Poste cerca di mantenere spalancata quella porta in modo che passi un po' d'aria gelida attraverso le strette fessure alla base dei vetri degli sportelli. Loro all'interno non hanno possibilità di aprire le loro finestre in quanto sprovviste di qualsiasi apertura.
Il paradossale contrasto che si presenta è che gli utenti che stanno in fila, quasi all'aperto, già poco contenti dei tempi di attesa, devono subire i brividi dovuti alla temperatura polare di questi giorni. Mentre a un palmo dal loro naso, gli impiegati delle Poste, in abbigliamento estivo, soffrono il caldo. E ti guardano storto se provi a chiudere la porta, chiunque tu sia, anziano, donna o magari bambino a cui a scuola non smettono di insegnare nozioni su risparmio energetico, risparmio economico, riduzione dell'inquinamento etc etc.
La direttrice, a cui viene evidenziato il problema, risponde che “il riscaldamento è centralizzato, per un organico con più di cento unità”. E che “mettere una semplice inferriata almeno ad una finestra per consentire di ricavare una apertura per il passaggio di un po' d'aria utile agli operatori, comporta modifiche strutturali architettoniche quasi impossibili”.
Che dire. Ritiri una raccomandata, che magari è una sovrattassa o una multa, e in più ti buschi un bel raffreddore. Per di più da qualche giorno le tariffe postali sono anche aumentate, si parla tanto di crisi, e poi si è costretti ad assistere a tutto questo.