Un albero “multietnico” a dir poco originale quello realizzato al Centro di Istruzione e Formazione Professionale “G.O. Bufalini” di Città di Castello. Accanto a palline, luci, fiocchi e oggetti colorati che ornano i rami dell’abete non passano inosservati i nomi di insegnanti, tutor e ragazzi che frequentano la scuola, italiani e stranieri, senza distinzione di origine e religione.
Un bell’esempio di integrazione e condivisione di tradizioni e consuetudini. Affrontare le festività in un contesto di multietnicità significa anche cercare formule nel rispetto della tradizione e delle diverse culture. La festa di Natale, infatti, non è solo simbolo religioso ma anche messaggio di accoglienza e pace universale. Sul filo di queste scelte gli insegnati della Scuola Bufalini hanno deciso, dentro quel piccolo laboratorio umano che sono le classi, di lavorare insieme partendo proprio dalla creazione delle decorazioni e sporcandosi le mani.
“Abbiamo riciclato vecchi fiocchi con colla, colore e paillettes – raccontano gli insegnanti – le decorazioni dell’Albero sono state create a partire dalla cartapesta, abbiamo recuperato vecchi materiali e insegnato ai ragazzi come plasmare e far rinascere sotto nuove forme oggetti vecchi e dimenticati”.
Infine a coronamento del lavoro fatto insieme arricchiscono l’albero cartoncini colorati con i nomi di ogni singolo allievo, degli insegnanti, dei tutor e di tutto lo staff della scuola come in un simbolico abbraccio natalizio.