Nel 2018 il Consiglio comunale di Città di Castello ha lavorato quasi un giorno su tre: 105 riunioni tra le 27 dell’assemblea elettiva e le 78 delle commissioni consiliari, più le convocazioni delle conferenze dei capigruppo e gli incontri politici preparatori dei lavori istituzionali. Una mole di impegni in crescita rispetto al 2017, che ha visto i consiglieri comunali trattare 85 atti amministrativi, 47 interrogazioni, 34 interpellanze, 11 mozioni e 15 ordini del giorno.
“E’ stato fatto un lavoro molto importante, che ha visto tutti i consiglieri comunali dare il proprio contributo con la massima correttezza, allo scopo di rappresentare e tutelare l’interesse collettivo”, ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli nella conferenza stampa di bilancio dell’attività dell’assise, insieme al vice presidente Marco Gasperi e alla presenza dei consiglieri comunali Benedetta Calagreti, Andrea Lignani Marchesani e Marcello Rigucci.
“Sono aumentate le sedute del Consiglio e ancora di più le riunioni delle commissioni, nelle quali è stato condotto un lavoro di verifica e approfondimento delle questioni indispensabile per il funzionamento dell’amministrazione comunale”, ha aggiunto Tofanelli. Nella conferenza stampa è stato poi sottolineato come il Consiglio comunale tifernate presenti i costi per la collettività più bassi, anche della metà, tra le assemblee delle città dell’Umbria di dimensioni analoghe, con un gettone di presenza per le sedute dell’assise e delle commissioni fermo a quota 34,12 euro lordi, equivalenti a circa 25 euro netti. “Questo dà il senso dello spirito di servizio con cui tutti noi interpretiamo un ruolo difficile e impegnativo”, ha osservato Tofanelli, che ha ricordato come nella sezione dedicata alla trasparenza del portale internet del Comune sia possibile verificare le presenze dei consiglieri alle sedute dii assise e commissioni, insieme agli atti sottoposti all’attenzione dell’assemblea.
“Vogliamo però che il ruolo del Consiglio comunale sia ancora più incisivo, incrementando la capacità dell’assemblea di portare in discussione atti da mettere in votazione, sui quali dare indirizzi chiari all’amministrazione comunale per il raggiungimento degli obiettivi che premono ai cittadini”, ha puntualizzato Gasperi nell’evidenziare l’aspettativa che l’assise sappia aumentare la produzione di ordini del giorno e mozioni rispetto ai 26 complessivamente esaminati nel 2018. In questo contesto presidente e vice presidente dell’organo rappresentativo hanno preannunciato che il 21 gennaio approderà in Consiglio comunale il nuovo regolamento dei lavori dell’assise, che è stato modificato con l’obiettivo di garantire maggiore speditezza e una capacità superiore di esaminare atti, considerando che a inizio 2019 si contano 40 documenti che nell’anno passato non è stato possibile iscrivere all’ordine del giorno delle sedute. Tra le novità ci saranno i tempi accorciati per il dibattito su mozioni e ordini del giorno e l’introduzione di un tempo limite di 30 minuti per le comunicazioni, all’infuori degli interventi del sindaco.
Anche nel 2019 continuerà l’opera di incentivazione della partecipazione e del protagonismo nelle istituzioni delle nuove generazioni con iniziative come la consegna di una copia della Costituzione ai diciottenni e gli incontri nelle scuole del territorio per far conoscere il funzionamento dell’amministrazione comunale e dell’assemblea elettiva. “Quest’anno – hanno preannunciato Tofanelli e Gasperi – distribuiremo agli studenti delle quarte e delle quinte classi degli istituti superiori della città un questionario sulla conoscenza delle istituzioni e del loro funzionamento, che servirà per promuovere un’assemblea pubblica e propiziare il coinvolgimento dei giovani nei lavori della nostra assemblea, attraverso la redazione e la presentazione di un atto da portare in votazione”. Il protagonismo della comunità tifernate sarà anche perseguito attraverso il lavoro di revisione dello statuto dell’ente, nel quale si pensa di inserire la possibilità di indizione di referendum comunali su questioni di grande interesse pubblico.