Jacopo Brugalossi
Un agente della polizia penitenziaria del supercarcere di Spoleto è stato aggredito ieri sera da un detenuto riportando ferite giudicate guaribili dai sanitari del pronto soccorso in 7 giorni. E' la sesta aggressione che gli uomini della penitenziaria subiscono dal giugno dello scorso anno. Il recluso, a quanto ha potuto apprendere Tuttoggi.info, stava camminando lungo il corridoio della sezione di sicurezza quando l'agente, applicando il regolamento, lo ha invitato a desistere da un comportamento che l'uomo stava tenendo: per tutta risposta il detenuto lo ha colpito dapprima con un calcio al basso ventre e poi con alcuni schiaffi e pugni. L'allarme è scattato immediato e i colleghi del poliziotto sono riusciti a fermare l'aggressore che è stato riaccompagnato in cella. Nella mattinata odierna è stato trasferito in un'altra struttura penitenziaria. Intanto è scoppiata la protesta dei sindacati che denunciano le gravi condizioni in cui versa il carcere. “E' la sesta aggressione che subiamo dal mese di giugno 2010 – dicono dalla Fnp Cisl – senza contare i danni arrecati al patrimonio del carcere. A Spoleto la situazione è diventata pericolosa per noi come per gli stessi detenuti (lo scorso 3 giugno un 53ne calabrese si è suicidato in cella, n.d.r.); la popolazione carceraria, fissata per questa struttura in 450 posti, è ormai al collasso con più di 670 detenuti. Mentre l'organico soffre l'assenza di almeno 70 agenti. Rinnoviamo al Ministero la richiesta di adeguare immediatamente gli organici della polizia penitenziaria”.
Dura anche la nota del Sappe, a firma del segretario generale Donato Capece: “L'aggressione di un detenuto ad un collega del corpo di Polizia penitenziaria, avvenuta ieri nel carcere di Spoleto, e' l'ennesimo segnale inquietante della tensione che si registra nelle sovraffollate carceri italiane. A nostro avviso è ora che a Spoleto, un carcere nel quale è opportuno ricordare che qualche anno fa venne a qualcuno la brillante idea di organizzare un corso di pugilato per detenuti, venga inviata con urgenza una ispezione dipartimentale. In un anno dobbiamo registrare ben 6 aggressioni a dei nostri colleghi e due incendi provocati dai detenuti”.