“È notizia di oggi che Fly Marche chiede danni alla Sase, la società di gestione dell’aeroporto di Perugia, di 500mila euro. Non ha eseguito i servizi tra i quali, in estate, anche il mancato ritorno da Olbia e adesso chiede soldi. Dovevamo essere noi a chiedere i danni e, invece, avviene l’opposto. Ma la Sase dov’è?”.
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È quanto si domanda Claudio Ricci (Ricci presidente) ricordando che “domani è anche il 30 novembre e Sase ha comunicato che Blu Jet/Fly Volare, a cui sono stati dati 500mila euro per servizi mai svolti e per i quali non vi erano le autorizzazioni, dovrebbe ridare i soldi. Ma tutti e non la metà, dopo averli tenuti indebitamente per 6 mesi. Se non venissero ridati i 500mila euro, da Blu Jet/Fly Volare, è bene che chi deve intervenire, intervenga subito”.
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“Facciamo i conti – ironizza Ricci -. 500mila euro chiesti per danni da Fly Marche, più 500mila, a oggi in mano a Blu Jet/Fly Volare, fanno un milione di euro. Forse, ormai, rimane solo di chiamare il noto signor ‘Bonaventura’, sperando che ci riporti il classico milione (di euro e non di lire, come un tempo)”.
La diffida e la richiesta di danni- Nel frattempo, già nella giornata di ieri, circolava nelle redazioni dei giornali locali la lettera integrale di diffida dello studio legale di Ancona che tutela gli interessi della Fly Marche Srls. Una nuova tegola sulla società di gestione Sase che si trova ora, di nuovo, nella condizione di dover chiarire la sua posizione, ammesso e non concesso che la stessa società di gestione abbia delle responsabilità effettive, come sostengono gli avvocati della Fly Marche.
Questioni legali, nel caso specifico, che in ogni caso andrebbero discusse in altra sede e non dalle colonne dei giornali. Per questo motivo ci limiteremo a pubblicare soltanto la ricostruzione dei fatti esposta dal legale di Fly Marche e gli eventuali addebiti, cifre che in questo contesto aiutano a capire la dimensione del rapporto economico tra Sase e Fly Marche e che molto spesso rimangono custodite nei libri contabili aziendali. Tuttavia, nel caso di Sase, trattandosi di una società di gestione aeroportuale partecipata anche da diversi enti pubblici, con in testa la Regione, osservare con un occhio in più alcune dinamiche è un doveroso atto civico.
Questi fatti salienti della diffida a Sase:
Ancona , il 14 NOVEMBRE 2015
Oggetto: FLY Marche SRLS / SASE SPA – diffida di pagamento.
La presente in nome e per conto della FLY MARCHE SRLS…ho ricevuto incarico di procedere nei Vs confronti al recupero del credito maturato nel periodo dal 15 luglio al 13 agosto 2017 dalla mia assistita per il servizio di trasposto aereo fornito per le tratte dall’Aeroporto di Perugia a Olbia (andata e ritorno) per l’importo di € 27.485,00 (di cui € 10.995,20 già richiesti ed indicati nella nota – pro forma n. 1 del 1° agosto 2017) , nonché per il risarcimento del danno da lucro cessante relativo al periodo successivo sino al 15 settembre 2017 per il medesimo servizio per l’ulteriore importo di € 43.182,00.
Ho ricevuto, inoltre, incarico di procedere nei Vs confronti per il risarcimento del danno ulteriore subito dalla mia cliente per l’inadempimento agli obblighi a suo tempo da Voi assunti con “accordo preliminare di sviluppo traffico passeggeri” del 4 luglio 2017 , ove venivano concordati tra le parti anche un piano di voli giornalieri relativi alla tratta da Perugia a Milano Linate (andata e ritorno), per un periodo iniziale di 6 mesi iniziale dal 15 settembre 2017 al 15 marzo 2018 , in relazione al quale periodo la mia cliente ha subito un mancato ricavo (sulla sola base degli accordi contrattuali) per l’importo di € 1.257.076,00, ciò provocando un mancato guadagno minimo (tolte le spese) di € 475.020,00…
Questa dunque l’entità dei valori in campo, che rendono più chiara anche la nota odierna del Consigliere regionale Claudio Ricci.
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(C.V.)