Sospiro di sollievo per i lavoratori della Sangemini-Amerino; Ami, il gruppo Acque Minerali d’Italia, è stato ammesso dal Tribunale di Milano alla richiesta di concordato ipotizzata un anno fa dalla famiglia Pessina. Era infatti il 3 marzo 2020 quando Ami dichiarava: “L’accesso alla procedura di concordato non pregiudicherà in alcun modo la capacità produttiva della Società, che non prevede alcuna chiusura degli stabilimenti di sua proprietà”.
Due gruppi in maggioranza azionaria
Secondo quanto si apprende subentreranno il gruppo americano Magnetar e l’italiano Clessidra che ricapitalizzeranno l’azienda con 50 milioni di euro, mentre Ami rimarrà azionista di minoranza.
Debiti da sanare e omologa da attendere
L’iter di ristrutturazione del debito maturato da Ami potrebbe però avere tempi piuttosto lunghi, visto che l’omologa del concordato potrebbe arrivare non prima del prossimo anno. Entro questa finestra temporale, che servirà anche al Tribunale per valutare l’ulteriore documentazione chiesta come garanzie ai due fondi, e più precisamente il 6 settembre prossimo (data in cui è stata calendarizzata l’udienza dal Tribunale, ndr), i creditori potranno avanzare le loro richieste.