Dalla smargiassata del "Salotto delle Eccellenze" tipica dei Ganassa milanesi, siamo ora passati alla saggezza contadina tipica dell'agronomo
Ci perdonerete se ci scende una lacrimuccia. Il “qui presente assente” per quanto possibile dovrebbe rimanere imparziale e rimanere sulla notizia. Ma dopo decenni di utilizzo della notissima tecnica del Frigorifero (apro e cucino con quello che trovo), ogniqualvolta si preparava il cartellone degli appuntamenti culturali e di intrattenimento sia natalizi, ma soprattutto estivi, sapere ora che la stessa potrebbe andare presto in quiescenza, beh a noi la cosa fa commuovere per davvero!
Addio frigorifero, addio smargiassate…
Decenni di cartelloni tutti preparati con lo stampino del Pongo soprattutto per due motivi: il primo l’endemica mancanza di soldi nelle casse pubbliche. E il secondo, la mancanza totale di iniziativa in chi poteva o doveva e che invece si limitava a rastrellare la piazza e le associazioni cittadine appropriandosi dei loro programmi e nobilitandoli senza dare una lira, con lo stemma di Spoleto.
Parliamoci chiaro, in piccola parte la tecnica ancora resiste anche nel nuovo calendarione di Accade d’Estate a Spoleto, ma oggi qualcosa è realmente cambiato: non si fa più con sfacciataggine e si usa un minimo di grazia per suggerire, al posto del surgelato, magari un prodotto stagionato ad arte.
In tempi recenti eravamo addirittura arrivati ad arredare la città con un Salotto delle eccellenze, un sinonimo di qualcosa che ha a che fare con le famiglie “bene”, quelle di mezzi robusti che non fanno mancare il distinguo dagli altri con il classico “io so io e voi nun siete un ca…”.
Dalla smargiassata tipica del “ganassa” milanese alla B. siamo ora passati alla saggezza contadina dell’agronomo S. che dice, “ho dei prodotti di grande valore, fatti in casa e che si vendono bene anche fuori. E allora cosa altro mi serve?”
Niente infatti. Ed ecco allora che dal frigorifero si passa direttamente alla dispensa, tipo quelle madie che si aprivano dall’alto e che avevano la tavola per fare la pasta e il pane come coperchio dello scomparto sotto il quale c’era ogni ben di Dio, magari frutto di scambio con altre famiglie, come si faceva un tempo. A Spoleto lo chiamavano “U Cifu”.
E cosi ieri, 5 luglio, il sindaco, Andrea Sisti, e gli assessori Giovanni Maria Angelini Paroli e Danilo Chiodetti hanno presentato alla città il contenuto del nostro Cifu, cambiando anche tecnica comunicativa e usando una nuova grafica, che a tutta prima fa molto realismo iugoslavo anni ’80, ma nel contempo ha una sua solida concretezza.
Ma dove si sfiora l’eccellenza, senza salotto, è nel claim: Accade d’estate a Spoleto! Ovviamente ci aspettiamo anche l’Accade d’inverno a Spoleto, a Pasqua, Ferragosto e per Ognissanti. Se accade, accade!
Vengono in mente tutta una serie di rimandi epocali sulle locuzioni che ingenerano stupore e sorpresa eccitata, come “Clamoroso al Cibali” del compianto Sandro Ciotti, o i titoloni di cronaca di un tempo, dove usare il verbo “accade…ora nel tal posto” testimoniava la prontezza della testata a stare sulla notizia. Manco a dire, un claim simile a quello spoletino è stato molto gettonato anche in altri contesti come il Teatro comunale di Carpi che ha intitolato “Accade d’estate a Teatro” la programmazione 2021-2022 dell’ente.
Insomma alla fine mal comune, mezzo gaudio. E sicuramente nuovo approccio.
Qualche esempio di prelibatezza della dispensa
Non staremo qui a fare la solita lista chilometrica delle prelibatezze in dispensa, ma segnaliamo qualche appuntamento che è sicuramente interessante e degno di nota. Intanto la chiamata alle armi de La MaMa Umbria International, coordinata da Adriana Garbagnati, che anche al Festival dei Due Mondi sta dando corso ad una programmazione di assoluto livello, molto più di alcune cose viste nel programma ufficiale. E, poiché siamo anche qui nel campo della multidisciplinarietà, si apprezza lo sforzo di cambiare qualcosa in prospettiva, facendolo con riconoscenza verso coloro che nel territorio si spaccano la schiena da anni per la cultura e le arti performative.
Simile approccio quello con Spoleto Back Beat, che presenta il fantastico lavoro di Stefano Alleva su Vincenzo Maria Rippo, Qualcosa che sembrava dover viaggiare solo fuori dalle mura ciclopiche e che invece il Comune di Spoleto stavolta promuove. E meno male, diciamo noi, che abbiamo avuto la fortuna di dialogare in una intervista con Stefano Alleva e Settimio Fabiani sull’argomento. Per questo lo consigliamo vivamente.
Interessante ed innovativo, di sicuro pregio come prodotto di dispensa, le Lezioni di Strada di Serafino Amato, Lorenzo Pavolini e Antonella Manni. Un esperimento culturale itinerante nelle periferie del territorio spoletino che esalta il sindaco Sisti, vero teorico del decentramento virtuoso e anche culturale. Coinvolte San Brizio, Morgnano e Monteluco.
Dove ancora si tenta l’apertura del frigorifero, seppure non si tratta di surgelati ma di cose sempre in movimento e fresche, è nel coinvolgimento del Teatro Lirico Sperimentale. Sono 76 anni che il Lirico esiste e molti anni che propone ad agosto un prologo meraviglioso alla programmazione dal titolo Eine Kleine Musik. Chi conosce bene il Lirico, e non sono pochi, lo sa. In questo caso, qualcuno delle istituzioni se n’è ricordato e la cosa viene veicolata ufficialmente, con opportuni ampliamenti, anche a favore dei turisti e dei visitatori della città. Sicuramente soldi ben spesi da parte del Comune.
Ci regaliamo anche una ricca Rassegna di Teatro Amatoriale, grazie anche al fatto che l’assessore Chiodetti è di casa alla Fita Umbria (la Federazione Italiana Teatro Amatoriale).
Della serie “abbiamo anche i personaggi famosi”, avremo in scena pure il noto giornalista Andrea Scanzi con il suo lavoro su Franco Battiato.
E se non bastasse, torna a Spoleto un promoter di spettacoli umbro che quelli dell’età di chi scrive conoscono bene, Marco Sarti. Nel suo carnet alcune proposte degne di nota. Intanto il pianista Simone Locarni, astro nascente del panorama jazzistico nazionale e internazionale. Ma anche Daniele Di Bonaventura che presenta Garofani Rossi, un omaggio a Gian Carlo Menotti in stile non convenzionale, riscrivendo alcune delle partiture più famose del Maestro.
Segnaliamo anche ad opera di Visioninmusica i Quintorigo e Gino Castaldo con un lavoro su Charles Mingus.
C’è molto altro ancora , come convegni sul Trebbiano Spoletino e i vitigni autoctoni, Rassegna di cinema all’Arena Collicola e altre iniziative che si potranno presto consultare nei programmi in distribuzione o visionabili sul sito del Comune.
Consulta tutto il programma
L’assessore Chiodetti si gongola sul numero degli eventi e ne conta ben 66. In realtà quelli sarebbero gli appuntamenti e semmai quelli raccontati sopra, anche se parzialmente, gli eventi (che possono avere anche più appuntamenti). Ma per tagliare la testa al toro, noi consiglieremmo di usare un altra definizione meno magniloquente di Eventi ovvero quella più concreta di Proposte. Le smargiassate lasciamole ai ganassa.
Per questa volta, dunque, tutte le associazioni cittadine diverse da quelle coinvolte potranno svolgere le loro iniziative senza rischiare che qualcuno vada a svuotargli il frigorifero di notte.
Foto Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)