Sabato 23 novembre 2019, alle ore 9.00, è in programma un convegno dal titolo “Lupo e Uomo – animali in un ambiente di relazioni virtuose”, presso la sala conferenze di Palazzo Mauri.
L’affascinante e complesso, ma spesso problematico, rapporto tra uomo e lupo – uno dei legami più intensi e atavici tra uomo e animale– è al centro di un incontro che si propone di far luce, e possibilmente aiutare a risolvere, alcuni aspetti di quel delicato e spesso decisivo passaggio che connota il binomio natura / cultura.
Il convegno sarà strutturato come workshop in due sessioni dedicate alla “storia” e al “futuro”. Nella sessione mattutina nel corso del quale verrà fatto il punto sullo status delle conoscenze interverranno Duccio Berzi, Luca Convito, Paolo Forconi, Franco Perci e Massimo Scandura – moderati da Andrea Sisti – per far luce sullo studio dell’etologia del Canis lupus italicus, sui dati scientifici di presenza della specie nel territorio regionale, sui dati oggettivi circa i problemi di convivenza con l’uomo, tenendo presente al contempo la cultura secolare e la resilienza della attività agro-zootecniche nei confronti di questo carismatico animale. Nella sessione pomeridiana è previsto un dibattito da sviluppare su tavoli di lavoro tematico che restituiranno le riflessioni e le proposte elaborate in sessione plenaria a conclusione della giornata, dalla quale si auspica possa uscire un documento programmatico che l’amministrazione comunale possa utilizzare come strumento per affrontare in sinergia con tutti gli attori locali siano essi istituzioni, associazioni che cittadini le nuove problematiche di convivenza tra uomo e lupo, trasformandole in occasione di sviluppo .
«L’iniziativa – spiega l’assessore Maria Rita Zengoni – che l’Assessorato all’Ambiente e all’Agricoltura del Comune di Spoleto ha realizzato in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltura e la Fattoria didattica Agrileisuretime, si propone di gettare uno sguardo al passato per evocare i molteplici aspetti storici, etologici, antropologici ed economici che hanno caratterizzato nel tempo la coesistenza tra le due specie e coniugare al futuro tali tematiche per disegnare insieme un documento che sappia proporsi come utile e fattivo strumento di concertazione e di programmazione. Insieme ai vari attori locali – istituzioni, associazioni, cittadini – il nostro difficile compito è quello di trovare una sintesi armonica tra aspetti apparentemente antitetici come la salvaguardia delle attività zootecniche locali e il rispetto di una specie protetta del nostro territorio e della nostra identità tra le più importanti dal punto di vista faunistico e conservazionistico. Saper trasformare tutte queste problematiche in occasioni di sviluppo e di crescita è l’obiettivo primario del convegno che mette insieme le conoscenze, la professionalità e le sensibilità di tanti esperti, operatori e studiosi».