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A Campello sul Clitunno ricordato il campo di prigionia dei militari jugoslavi

Redazione

A Campello sul Clitunno ricordato il campo di prigionia dei militari jugoslavi

Sab, 17/03/2012 - 14:50

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Si è svolta questa mattina a Campello sul Clitunno la cerimonia con cui ormai da alcuni anni, si ricorda la presenza sul territorio del comune umbro di un campo di prigionia ove furono internati centinaia di prigionieri di guerra, in gran parte provenienti dall'ex Jugoslavia. L'evento ha visto la partecipazione di Paolo Pacifici, Sindaco di Campello sul Clitunno, del professor Dino Renato Nardelli, dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, degli studenti dell’Istituto “R. Casimiri” di Gualdo Tadino, e degli studenti della scuola media di Campello sul Clitunno “D. Alighieri”.
Nel corso dell'incontro, tutti i presenti hanno rinnovato, come ogni anno, la promessa di difendere i valori universali della pace, della libertà e del rispetto per l’essere umano, in nome dei principi di giustizia e di uguaglianza tra i popoli.
Partire dalla conoscenza della storia del luogo e cercare tracce della memoria, sono stati questi i primi passi delle attività didattiche avviate immediatamente dopo la cerimonia commemorativa, alla presenza del folto gruppo di studenti e studentesse che hanno preso parte ai Laboratori della memoria organizzati dall’ISUC.
Da diversi anni, infatti, l’Istituto dedica alle scuole questo progetto di educazione alla cittadinanza attraverso la storia, che è diventato ormai un appuntamento annuale fisso. La manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, quest’anno ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Perugia, del Comune di Campello sul Clitunno e del Comune di Foligno.
“Quello di mantenere viva la memoria deve essere un impegno primario di cui si devono fare carico le istituzioni – ha detto Paolo Pacifici, Sindaco del Comune di Campello sul Clitunno. Tale compito, inoltre, è essenziale per offrire gli strumenti affinché le nuove generazioni riescano a comprendere le dinamiche del presente. Il lavoro culturale e pedagogico svolto dall’ISUC in collaborazione con la nostra amministrazione – ha aggiunto Pacifici – interpreta in maniera eccellente la sua funzione educativa. Proporre ogni anno questo appuntamento con la storia, consente di offrire agli studenti nuove chiavi interpretative del presente, utili anche a progettare il futuro. I luoghi, anche periferici, che sono stati attraversati dai grandi eventi storici, conservano tracce e testimonianze e sono segni che non devono essere lasciati muti.
L’attivazione di un’attenzione costante sui diritti umani è l’obiettivo dell’iniziativa e la nostra amministrazione comunale – ha aggiunto Pacifici nel corso della cerimonia – si impegnerà anche nei prossimi anni nel sostegno dei “Laboratori della memoria”. Oltre alla riflessione sui diritti negati vogliamo, però, che questo percorso consenta di indirizzare lo sguardo dei giovani anche al tema della rivendicazione di nuovi diritti, come quello a vivere in un ambiente sano, a fruire liberamente della cultura o della poesia. È seguendo questa linea direttrice che il Comune di Campello lavorerà per ampliare, già dal prossimo anno, l’offerta per le scuole affinché gli studenti, venendo a Campello, possano partecipare ai laboratori, ma anche immergersi in un territorio che consenta loro di vivere la natura, la cultura, la storia.
È già da diversi mesi, infatti, che l’amministrazione campellina, sta proponendo una qualificata offerta culturale, in grado di mettere a sistema tutte le risorse del luogo. Siamo orgogliosi – ha concluso il Sindaco – di porre il tema dei Diritti come filo rosso dell’offerta del turismo scolastico a Campello sul Clitunno.”


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