La musica, e non solo, continua ad occupare la città di Foligno e il suo territorio. Domani altro giorno fitto di appuntamenti, dalla mattina alla sera, per questo festival dinamico, intraprendente e giovane – per il secondo anno consecutivo sotto la direzione artistica di Gianluca Petrella – dedicato ai nuovi talenti della musica jazz e non solo. Young Jazz Festival propone, alle 17.30, presso l’ex chiesa Santa Maria Laurentia di Bevagna per la sezione “Jazz Museum” (musica e arte nei musei del territorio con visita guidata prima del concerto), l'esibizione di Oren Marshall, vero e proprio pioniere della tuba e della tuba elettrica. Dotato di una forte personalità e di un carisma assai spiccato, per l’occasione il musicista si metterà in gioco in solitario con la forza deflagrante che caratterizza la voce della sua tuba.
Marshall si sposta abilmente tra i mondi della classica e del jazz e come solista ha suonato in tutto il mondo, condividendo il palco con artisti come Moby, Vinicio Capossela, Murcoff e Tomasz Stanko e le sue ricerche sul concerto in solo hanno prodotto una nomina per il premio “Innovation in Jazz” della BBC per due anni di fila. Ha collaborato con numerosi artisti, suonato con orchestre importanti e attualmente, scrive e lavora con il suo progetto Charming Transport Band che riunisce musicisti dal Ghana e dalla Nigeria con altri tra i più interessanti della scena londinese.
In mattinata, per gli appuntamenti a tu per tu con gli artisti dedicati agli studenti degli istituti scolastici del territorio, l’incontro con lo strumento vedrà protagonista Dan Kinzelman (sax tenore), alle ore 11.00, presso l’Istituto Comprensivo “Ugo Marini” di Bevagna.
Per l’aperitivo (al Wine Bar “Lu Cuccugnau”) il festival torna a Foligno, con via Gramsci nel cuore del centro storico che inizierà ad animarsi a partire dal tardo pomeriggio. “La via del Jazz”, così ribattezzata, sarà ancora allestita ad hoc visto che è il percorso in cui insistono la maggior parte degli spazi riservati al Festival. Il traffico della via ogni giorno della manifestazione a partire dalle 17 del pomeriggio viene infatti chiuso fino a tarda notte per consentire una migliore partecipazione del pubblico.
Dopo la musica itinerante dei Girodibanda (formazione composta da una banda pugliese e il gruppo Opa Cupa), altre note si accenderanno alla taverna del Rione Ammanniti (Ristoro “Alla via del jazz”) in occasione del jazz dinner, per riprendere poi la notte con la jam session night.
Alle 21.30 presso la corte di Palazzo Trinci (in caso di maltempo la serata si svolgerà all’Auditorium San Domenico) l’evento più atteso. Qui protagonista sarà il batterista Jim Black con il suo progetto “Cani da Salvataggio”. A Young Jazz, Black si presenta quindi alla guida di una formazione inedita, per una nuova produzione in collaborazione con Correggio Jazz, che certamente porrà in luce gli elementi fondamentali della musica del batterista: poliritmi ipnotizzanti, percorsi improvvisativi spiazzanti, utilizzo visionario dell'elettronica. Per l'occasione avrà ai suoi ordini una squadra di giovani musicisti italiani assai ben predisposti nei confronti della musica improvvisata fuori dagli schemi (Francesco Bigoni, sax tenore, Simone Zanchini, fisarmonica, Francesco Diodati, chitarra, Alfonso Santimonie, fender rhodes e live electronics, Joe Rehmer, contrabbasso). L’americano Jim Black è un'icona del jazz di confine: le durature collaborazioni con Tim Berne e Dave Douglas hanno imposto lo stile libero del suo drumming, che è diventato un modello imprescindibile per i batteristi al di fuori delle metriche swing.
A seguire ci saranno gli Opa Cupa (Cesare Dell'Anna, tromba, Irene Lungo, voce, Giancarlo Dell’Anna, tromba, Davide Arena, sax, Marco Rollo, tastiere, Ekland Hasa, farfisa, Stefano Valenzano, basso, Sergio Quagliarella, batteria), un progetto musicale nato nel Salento che prende il nome dal grido di esortazione alla danza degli zingari del Sud-Est Europa. L’ensemble, partito in origine alla ricerca del repertorio musicale dei Balcani, guidato da testi e musiche originali scritti da Cesare Dell’Anna ha poi incontrato le sonorità jazz e bandistiche tipiche della tradizione musicale del Sud Italia, diventando qualcosa di nuovo e originale. Intorno al trombettista leader si riuniscono musicisti di diverse culture (Bosnia-Erzegovina, Albania, Algeria, Bulgaria, Italia meridionale, Marocco, Romania) formando una vera e propria fanfara festosa.
Inizierà domani anche il “Workshop fotografico” curato da Andrea Boccalini, uno dei più giovani ed esperti fotografi musicali in circolazione. Il corso, che terminerà con la conclusione del festival (29 maggio), è dedicato sia alla fotografia di scena propriamente detta, sia al contatto diretto con gli artisti e la ritrattistica situazionale (backstage, incontri con il pubblico, interviste).
E la novità di quest’anno consiste, oltre che in un approccio maggiormente trasversale (grazie a partecipazioni e contributi da parte di addetti ai lavori del mondo jazz), nella collaborazione diretta con Musica Jazz, una delle testate jazz più importanti in Italia che sarà presente e collegata in tempo reale con l’evento attraverso la stesura di un “daily jazz magazine” di otto pagine, interamente dedicato allo Young Jazz Festival. Dopo il successo ad Umbria Jazz, con più di 160mila copie free press distribuite, la storica rivista e la sua prestigiosa équipe sbarca quindi anche a Foligno per raccontare, con foto, interviste e approfondimenti, il festival in tutte le sue declinazioni.
YOUNG JAZZ FESTIVAL: AL VIA IL WORKSHOP FOTOGRAFICO CURATO DA ANDREA BOCCALINI. TUTTI GLI APPUNTAMENTI DI DOMANI
Gio, 26/05/2011 - 19:32