A Spoleto anche il cast di Mare Fuori. Sogni di una notte di mezza estate, è “libera-mente” tratto dal capolavoro di William Shakespeare
Torna in scena a Spoleto la compagnia #SIneNOmine, che sotto la guida del suo fondatore Giorgio Flamini coinvolge i detenuti della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto in uno straordinario progetto teatrale che diventa strumento di riflessione, crescita e inclusione sociale. Lo spettacolo originale che debutta al 66° Festival dei Due Mondi si intitola Sogni di una notte di mezza estate, è “libera-mente” tratto dal capolavoro di William Shakespeare ed è in programma mercoledì 5 e giovedì 6 luglio alle ore 21 presso la Casa Circondariale di Maiano di Spoleto (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria).
L’appuntamento è parte del più ampio programma di iniziative dal titolo “Festival della Cultura Sostenibile” ed è promosso da Rai Per la Sostenibilità – ESG con la collaborazione di Rai Umbria.
Sono diversi gli approfondimenti a corollario dello spettacolo che raccontano lo straordinario lavoro della compagnia #SIneNOmine e il suo impegno per il sociale. Un’anteprima di Sogni di una notte di mezza estate sarà presentata in occasione dell’incontro La cultura rompe le sbarre, sabato 1° luglio presso la Rocca Albornoziana, con la partecipazione del cast di Mare Fuori, la serie televisiva prodotta da Rai Fiction che narra le vicende dei detenuti e del personale dell’immaginario IPM (istituto penitenziario minorile) di Napoli, e i detenuti della compagnia #SIneNomine.
Sempre il 1° luglio sarà presentato il catalogo della mostra Je est un autre #2, allestita presso i percorsi di mobilità alternativa di Spoleto: fotografie e video raccontano il backstage e gli allestimenti del progetto di Teatro-Carcere, in occasione degli undici anni della compagnia #SIneNOmine.
Torna a Spoleto anche la Giornata Nazionale del Mondo che non c’è, giunta alla sua ottava edizione dal titolo Carcere. Utopie e Distopie, e in programma venerdì 7 e sabato 8 luglio presso la Rocca Albornoziana. Due giornate di riflessione e confronto collettivo organizzate da CESP – Rete delle Scuole Ristrette, per unire cultura, istruzione e realtà carceraria. Una tavola rotonda dedicata ai percorsi di istruzione all’interno delle carceri, dalla prima alfabetizzazione fino all’accesso all’università. È un momento di condivisione, di confronto e di formazione per coloro che operano nel contesto carcerario, un’opportunità per promuovere l’istruzione come strumento di riscatto e di cambiamento.