L’azienda ha confermato quanto già annunciato alla Rsu nell’incontro del 4 maggio scorso in merito alla fermata degli impianti
C’è l’accordo con i sindacati sulla fermata dell’Ast nel mese di maggio e l’utilizzo della cassa integrazione, ma viene chiesto un cambio di rotta all’azienda per il futuro.
Nella mattinata odierna si sono infatti incontrate le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e la Rsu di Ast con la direzione aziendale dopo la richiesta dei sindacati di un esame congiunto sull’utilizzo della cassa integrazione così come previsto da normativa vigente. L’azienda ha confermato quanto già annunciato alla Rsu nell’incontro del 4 maggio scorso in merito alla fermata degli impianti previsti nel mese di maggio e l’utilizzo della cassa integrazione per questo periodo.
“Le Segreterie Territoriale e la Rsu – evidenziano in una nota – hanno appreso e valutato le difficoltà contingenti di mercato, dovuto da una contrazione complessiva dei consumi e previsioni molto corte rispetto al passato. Le Segreterie Territoriale hanno espresso forte preoccupazione per l’attuale momento che contestualizzato con la mancata firma dell’accordo di programma, la presentazione di un piano industriale dettagliato e la riorganizzazione che l’azienda sta mettendo in campo potrebbero generare problemi per il proseguo del percorso. Le Segreterie Territoriali comunque valorizzano e giudicano positivamente l’incontro effettuato nella giornata di oggi che ha visto la sottoscrizione dell’accordo sulla cassa integrazione prevedendo e la maturazione degli istituti delle ferie oltre i permessi orari già previsti che non sono maturabili, invece, nell’intervento di cassa integrazione a zero ore. Inoltre, nella sottoscrizione dell’accordo è previsto un ulteriore incontro nel mese di giugno per valutare la maturazione di ulteriori istituti aggiuntivi. In un momento di grande difficoltà che vede il mercato in grande cambiamento e più incerto, le buste paga dei lavoratori vengono erose da una crescente inflazione e dal costo dell’energia, per questo abbiamo posto al tavolo una serie di considerazioni che devono necessariamente vedere un cambio di rotta da parte aziendale che presuppone scelte sempre più condivise con le Organizzazioni Sindacale e la Rsu”.