Arrivano le prime reazioni, non del tutto contrarie, alla proposta della maggioranza di Gualdo Tadino riguardante la trasformazione dell’ex ospedale Calai in Covid hotel.
“Ci sentiamo di accogliere con favore – hanno dichiarato Silvia Minelli e Fabio Viventi di Forza Italia – l’appello della maggioranza, che ‘tende la mano’ affinché si costruisca qualcosa di concreto all’ex Calai. D’altronde è da aprile scorso che chiediamo di poter affrontare insieme le progettualità di breve e lungo termine che riguardano la nostra città”.
I due forzisti sottolineano però che “occorre partire da basi concrete, senza porre come punti di partenza suggestioni quali il Covid-hotel o mettendo in risalto la paventata inerzia della Regione”.
I due consiglieri di opposizione spiegano infatti che la riconversione dell’ex ospedale ad attività ricettiva, non trattandosi di un hotel, escluderebbe subito questa ipotesi: “Va ricordato che esistono criteri sanciti a livello nazionale e poi recepiti a maggio dalla giunta regionale, per cui la progettualità decade fin da subito”.
Forza Italia sottolinea anche come la progettualità tuttora in essere, legata al protocollo d’intesa sottoscritto dal sindaco, si rivela critica anche sotto l’aspetto finanziario, dal momento che nel piano triennale 2019-2021 il capitolo Ex Calai è finanziato per 2,5 milioni solamente come spesa corrente: “Ciò significa – spiegano – che tale allocazione di risorse non è utilizzabile per un progetto di riqualificazione che, in ogni caso, può durare diversi anni, ma solo, eventualmente, per acquisti di apparecchiature. Tale aspetto non è interpretabile, sono gli storici criteri di ciascun bilancio pubblico, che separa sempre spese correnti dalle spese per investimenti”.
Inutile ribadire i 12 anni di ritardi per rimandare la palla alla Regione Umbria, la quale si trova a far fronte ad un’emergenza sanitaria da 11 mesi (rispetto ai 12 di insediamento). Qui si tratta di ricreare un percorso condiviso, fattibile e che non danneggi la città di Gualdo Tadino, come è stato finora quello intrapreso dall’attuale Amministrazione
Forza Italia avanza dunque una controproposta “concreta”, accantonando l’idea di demolire la stecca e vendere le palazzine, per dare il via ad un percorso di riqualificazione della parte vecchia: “Questo presuppone però che vi sia un progetto sostenibile e innovativo nell’offerta di servizi socio-sanitari. E poi bisogna affrontare il tema delle risorse, ‘ridisegnando’ il quadro economico, sperando che la Regione, nel disastro che si è trovata a gestire in eredità, riesca a trovare il prima possibile le somme necessarie”.
Silvia Minelli e Fabio Viventi chiedono dunque di affrontare il tema con i presupposti giusti, “senza agitare fantasie alla popolazione che equivalgono ad una pia illusione. Su queste basi saremo pronti a sederci con il massimo spirito costruttivo. Ci interessa solo che Gualdo non sprofondi ancora più, senza aver tentato di mettere sul tavolo qualcosa di sostenibile”.