In questi mesi l’Amministrazione comunale di Bevagna sta recuperando una bellissima tela di Andrea Camassei, una delle opere più importanti all’interno della Pinacoteca.
Il dipinto, alto circa 3 metri, raffigura “l’Immacolata Concezione, l’Eterno tra angeli ed i Santi Andrea Apostolo, Bonaventura, Vincenzo Vescovo di Bevagna e Nicola da Tolentino”.
I lavori, interrotti nel periodo di emergenza sanitaria, sono curati dalla restauratrice Lorella Giovannelli, che ha lavorato negli anni passati a Bevagna su altre opere della pinacoteca civica e sugli affreschi della chiesa di Sant’Agostino.
Il dipinto al restauro
Il dipinto del XVII secolo al momento è nella fase della ripulitura e già si colgono dei particolari che prima erano nascosti dallo strato dei colori.
“L’opera – commenta Giovannelli – presentava uno stato di conservazione pessimo, sia del supporto in tela che degli strati preparatori e pittorici. Il restauro è attualmente alla fase di pulitura della pellicola pittorica.
Si tratta di un dipinto di notevole qualità artistica e avvolto da suggestive vicende storiche”.
Una volta ultimata l’operazione di restauro, la tela sarà collocata nella ricchissima pinacoteca comunale, insieme ad altri capolavori che offrono al visitatore un’ampia testimonianza della produzione artistica e della devozione locale.
Il sindaco Falsacappa
“Nel nostro paese tanti sono i gioielli che possiamo mettere in mostra per accogliere nel migliore dei modi i turisti – commenta il sindaco Annarita Falsacappa.
“Quei visitatori che sanno apprezzare la nostra cucina genuina, fatta con prodotti di qualità, la bellezza e la varietà del nostro paesaggio, oltre alla straordinarietà dei suoi monumenti e delle tante opere d’arte.
E’ bene valorizzare quanto di bello ci circonda, il risultato di questo intervento di restauro, come si comincia a vedere, è straordinario.
Per chi lo desidera l’opera in restauro potrà essere visionata dalla fine di giugno, previo appuntamento, contattando la segreteria del museo stesso”.
Un po’ di storia
Andrea Camassei (1602-1649) nasce a Bevagna e inizia a dipingere nella bottega di Ascensidonio Spacca detto il Fantino. Si trasferisce giovanissimo a Roma nella bottega del Domenichino.
A Roma entra nella cerchia dei pittori legati alla famiglia Barberini (Maffeo Barberini, allora Papa Urbano VIII) e acquisisce un ruolo importante ricevendo commissioni dalle nobili famiglie romane.
Nel corso della vita continua a tenere strettissimi rapporti con l’Umbria, in quanto molto affezionato alla sua città natale.
La maggior parte dei suoi lavori è andata perduta, tra i sopravvissuti fino ai giorni nostri possiamo ammirare: la Caccia di Diana, la Strage di Niobidi esposta alla Galleria nazionale in Roma,
La natività presente nella Galleria Pallavicini sempre nella capitale, una tela raffigurante l’Assunzione della Vergine nella chiesa di Santa Maria Assunta e Visitazione di Cave (Roma), e infine, alcune testimonianza nella città di Bevagna e nei territori vicini.