Maxi controlli, anche attraverso un monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private. A Terni si lavora per una movida sicura grazie alla collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni ed esercenti.
Monitoraggio aree a rischio per la movida
Il progetto promosso dalla polizia di Stato di Terni si chiama #divertiAMOci ed è stato presentato ieri in Questura. Si tratta di un dispositivo di controllo e sicurezza integrata per la gestione e il monitoraggio delle aree maggiormente a rischio, come i luoghi di aggregazione giovanile della movida. Anche alla luce di alcuni episodi dei giorni scorsi.
Alla riunione, presieduta dal Questore della Provincia di Terni, hanno preso parte le associazioni di categoria dei gestori della movida del centro storico, il presidente dell’Anci Umbria, Francesco De Rebotti, e i rappresentanti cittadini dell’associazione “Vivere il centro storico”.
Test per il ponte del 2 giugno
Durante l’incontro, è stato presentato il progetto che prevede, per il prossimo fine settimana e per il ponte del 2 giugno, un test significativo, con servizi intensificati e integrati con i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale e la Polizia Locale. Quattro le giornate attenzionate. Si inizia oggi (venerdì 29 maggio), segnata da un rischio medio, mentre domani (sabato 30) il rischio viene ritenuto alto. Domenica di nuovo rischio medio, mentre lunedì il rischio è ritenuto alto.
Per il 30 maggio ed il 1 giugno, in particolare, è stato istituito un centro di gestione dell’evento in Questura. In campo anche le unità cinofile antidroga e la Polizia Scientifica per la copertura mobile delle aeree video-sorvegliate.
Le aree e le criticità da monitorare
Durante la riunione è stata individuata un’area ben precisa più a rischio per il rispetto delle normative in merito al Coronavirus. Focus dunque su: via della Rinascita, largo Ottaviani con ingresso vico dell’Olmo, via Massarucci, Porta Sant’Angelo, via Cavour e crocevia via Fratini, via Fratini, via Lanzi, piazza dell’Olmo e vico dell’Olmo.
Le criticità da monitorare sono: l’adeguatezza degli spazi, gli orari dei locali, la somministrazione di bevande alcoliche, l’uso del vetro per la somministrazione oltre all'”essere in campo”.
Aree chiuse se accentramenti eccessivi di movida
Nelle giornate ritenute più critiche, dunque, sarà attivato il centro di gestione evento e crisi. In particolare sarà attivo dalle 20 alle ore 2. Servirà a modulare i servizi e gestire eventuali situazioni di crisi. In caso di assembramenti eccessivi per la movida – dunque con difficoltà nel mantenere le misure anti-Covid – si procederà ad una chiusura temporanea o definitiva.
Le forze dell’ordine in campo
I controlli saranno, come sempre, interforze. Dunque in campo ci saranno pattuglie di polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale. Saranno impegnati in controlli ad ampio raggio, presidi fissi nei punti critici, gestione delle emergenze, documentazione filmata, raccomandazione al rispetto delle misure della campagna misura anti-Covid. Inoltre pattuglie della polizia stradale si occuperanno di controlli lungo le strade che portano in città, anche con l’impiego di alcoltest.
La collaborazione con i gestori e le telecamere
Grande importanza nel progetto per tenere sotto controllo la movida la riveste la collaborazione tra le istituzioni, le associazioni ed i gestori dei locali. Così come la messa a sistema dei sistemi di videosorveglianza, con l’integrazione delle telecamere pubbliche e private e l’attività della polizia scientifica per sopperire alle criticità.