Bimba concepita "per realizzare fantasie sessuali condivise", nuovi agghiaccianti dettagli sulla mamma di Terni arrestata - Tuttoggi.info

Bimba concepita “per realizzare fantasie sessuali condivise”, nuovi agghiaccianti dettagli sulla mamma di Terni arrestata

Redazione

Bimba concepita “per realizzare fantasie sessuali condivise”, nuovi agghiaccianti dettagli sulla mamma di Terni arrestata

Entrambe le bambine vittime delle mamme e oggetto delle attenzioni morbose del 40enne di Grosseto sono state affidate a strutture protette
Sab, 08/02/2020 - 12:02

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Sono terribili i dettagli accusatori che riguardano una donna di Terni, quarantenne, madre di una bimba di pochi mesi, arrestata ieri per pedofilia e pedopornografia. Insieme a lei è coinvolto un uomo di Grosseto, 40 anni anche lui, padre della piccola. Secondo quanto scrive nell’ordinanza di custodia cautelare il gip di Firenze Agnese Di Girolamo, i due avrebbero presumibilmente concepito la bimba “con il preciso intento di realizzare le fantasie sessuali condivise”.

I due, che non stavano più insieme ma che continuavano ad avere contatti, si sarebbero scambiati fotografie e video sui cellulari attraverso Whatsapp e Telegram. Immagini terribili nelle quali la ternana abusava sessualmente della piccola. E sempre lei avrebbe indicato al grossetano un libro trovato su internet su come adescare minori senza farsi scoprire. L’uomo, inoltre, avrebbe in più occasioni chiesto alla ex compagna di vedere la bimba per abusare di lei, ma non è chiaro se tali rapporti ci siano stati o meno.

A far scattare l’indagine della polizia postale della Toscana è stato un gruppo sul programma di messaggistica Telegram in cui veniva scambiato materiale pedopornografico. La perquisizione a casa del quarantenne grossetano (a cui era seguito il suo arresto ad agosto) ha poi portato ad indagare sia sulla donna di Terni, sia su un’altra donna residente a Reggio Emilia, anche lei finita in manette ieri come la ternana.

Quest’ultima avrebbe inviato materiale pedopornografico relativo a sua figlia di 10 anni, coinvolta con la scusa di giochi che in realtà sarebbero stati atti sessuali, all’uomo, in cambio di denaro. Una pratica che – emerge dall’inchiesta – sarebbe stata interrotta dopo che la figlia, crescendo, aveva avanzato dei dubbi su quello a cui la madre lo sottoponeva. Entrambe le bambine sono state al momento affidate a strutture protette.

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