Ha permesso di smantellare un traffico di farmaci dopanti, provenienti dall’Est Europa e smerciati in tutta Italia, tra cui in Umbria con le province di Perugia e Terni, l’operazione “Easy Muscles”, muscoli facili, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno e del Nas di Ancona coordinati dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.
Cinquantacinque le persone indagate a piede libero e migliaia le confezioni di farmaci dopanti sequestrate. Due gli umbri controllati: si tratta di un ternano e di un tuderte, entrambi frequentatori di palestre nelle rispettive città ed entrambi non iscritti – almeno secondo i primi controlli – a federazioni sportive. Nell’abitazione del primo sono stati sequestrati farmaci anabolizzanti, mentre il controllo a casa del secondo ha dato esito negativo. Spetterà ora all’autorità giudiziaria decidere se procedere nei suoi confronti. Coinvolte diverse strutture tra palestre e centri sportivi amatoriali, in particolare ciclistici.
Le sostanze illecite
Secondo le indagini, i farmaci erano destinati a ciclisti e praticanti di altri sport, tutti a livello amatoriale. A finire nei guai, decine di italiani, ritenuti, a vario titolo, responsabili di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico a distanza senza autorizzazione.
Si tratta di medicinali contenenti nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti, per un giro d’affari di circa 500 mila euro.
L’ indagine è durata due anni, e ha coinvolto le province di Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo.
L’origine dell’inchiesta
È partita dopo che i militari della stazione di Villa Pigna Bassa di Folignano, in provincia di Ascoli Piceno, hanno messo nel mirino un uomo del posto, sospettato di svolgere un’ attività di commercio illecito di sostanze dopanti.
Ben presto si è capito che l’uomo non agiva da solo e l’attività di indagine, allargatasi a tutta l’Italia, ha permesso di scoprire che erano decine gli atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, che compravano e spesso commercializzavano farmaci ad effetto dopante importati da paesi dell’ est Europa come la Bulgaria e la Polonia. (Continua dopo la foto)
Gli indagati sono in tutto 55, residenti in trenta province: per i carabinieri, avevano dato vita a “una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci ad effetto dopante, importati illecitamente dalla Bulgaria e dalla Polonia; venivano poi rivenduti in tutta Italia attraverso la fitta rete dei coindagati anche dietro ricette mediche falsificate.
(Aggiornamenti delle 12.25)