Ieri pomeriggio (lunedì 24 giugno) Il Torrione, è stato protagonista durante il Consiglio comunale di Città di Castello, finito al centro di un’interrogazione di Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli (Pd).
Il documento dei consiglieri di maggioranza voleva verificare “se il locale fosse in regola con le autorizzazioni relative sia all’attività museale legata a mostre e convegni culturali, sia alle vigenti leggi che regolano gli eventi di pubblico spettacolo”; inoltre “se tali autorizzazioni, prevedono, orari di chiusura, o abbattimento del rumore dopo le 24, il tetto di accessi massimi e i meccanismi con cui vengono calcolati”. E’ infatti accaduto più volte che il Torrione, protraendo l’attività nelle ore piccole della notte quasi fino al mattino, ha arrecato disturbo oltre gli orari consentiti per legge.
Da qui la richiesta di informazioni, tra cui, “se è previsto un monitoraggio da parte del servizio di pubblica sicurezza, anche attraverso sistemi digitali di videosorveglianza e se non si ritenga opportuno procedere alle autorizzazioni per eventi speciali, previo utilizzo del parcheggio dell’area ex Sogema (davanti al centro commerciale “Le Fonti”) a soli 200 metri di distanza, evitando l’utilizzo improprio dei parcheggi riservati ai residenti o addirittura determinare la congestione e blocco della normale circolazione, situazione di estrema pericolosità in caso di accesso a mezzi di soccorso”.
Minciotti, premettendo che “Il Torrione da anni risulta riqualificato con grande qualità, restituendo alla città un contenitore molto adatto per attività culturali”, si è chiesto se “il pubblico spettacolo, nell’autorizzazione rilasciata, non svolga un ruolo accessorio. Quando invece l’attività di musica e intrattenimento non risulti accessoria, ma prevalente, con l’allestimento di specifiche sale e allestimenti scenici, dove è previsto anche l’ingresso a pagamento, richiamando un pubblico più ampio, tornano obbligatorie le autorizzazioni di pubblico spettacolo, da rilasciare secondo precise indicazioni attraverso la valutazione del piano sulla sicurezza, con sistemi di soccorso elettrico in linea, videosorveglianza e presenza di personale sanitario con adeguata formazione”.
Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio, ha risposto che “i locali sono stati autorizzati per il pubblico spettacolo e somministrazione con alcune prescrizioni. Nel 2018 alcune manifestazioni si sono svolte senza la richiesta di autorizzazione“.
La Polizia Municipale precisa che ci sono stati interventi insieme a carabinieri e polizia, l’ultimo tra il 9 e 10 marzo, in cui sono stati identificati gli organizzatori e contestate alcune violazioni. Sono periodiche verifiche e controlli sulla cosiddetta movida tifernate. Non sono presenti telecamere per un monitoraggio più puntuale e la presenza dei vigili termina alle 19.30. Naturalmente c’è il riferimento sempre attivo delle forze dell’ordine
“La problematica esiste – ha aggiunto Carletti – C’è chi fa un uso sbagliato dei locali e supera il numero previsto di presenze autorizzate. Dobbiamo sensibilizzare i ragazzi e autoderogarsi sull’afflusso può costare caro. Il Torrione è una sede privilegiata per i più giovani e riconosciamo lo sforzo compiuto dal proprietario per farne un bene culturale al servizio della città”.
Nella replica Tavernelli si è detto soddisfatto e ha aggiunto che l’interrogazione nasce “dalla principale preoccupazione, oltre che per il rumore che potrebbe infastidire i residenti, della sicurezza e incolumità delle persone. La necessità di tutelare la quiete oltre che la sicurezza pubblica dai rumori e schiamazzi notturni, dai fenomeni acustici derivanti dalle attività di alcuni locali inseriti in contesti residenziali popolati, ha richiamato la nostra attenzione, relativamente alla verifica del rispetto delle norme vigenti. Il Torrione è una struttura di valore e va tutelata anche a fronte dell’investimento di recupero che ha fatto il proprietario”.