Talmente tanta umidità all’interno delle Sae, le casette che ospitano i terremotati del centro Italia, che addirittura vi spuntano i funghi. Dopo alcune situazioni critiche emerse negli ultimi giorni nelle Marche, con pavimenti fradici ed insalubrità, anche alcuni villaggi Sae dell’Umbria sembrano mostrare problemi significativi. In alcuni singoli casi degli interventi alle pavimentazioni sono stati già effettuati, ma ora sono iniziati dei controlli in massa e la situazione sembra peggio del previsto.
A sollevare il problema l’attivissimo Coordinamento dei comitati nati dopo il terremoto del centro Italia, che fa da tramite tra le istanze della popolazione e le istituzioni. E così dopo i sopralluoghi nelle Marche da parte della Protezione civile, ora si è passati all’Umbria. A Cascia in almeno un paio di casi è emerso addirittura come dalle intercapedini delle pareti siano spuntati e cresciuti dei funghi. Una situazione è stata già risolta grazie al tempestivo intervento del Comune e del consorzio costruttore.
Mercoledì mattina, secondo quanto fa sapere il Coordinamento terremoto centro Italia, sono stati effettuati dei controlli a Norcia, nelle Sae della frazione Savelli. “Su 12 controlli, tutte andranno sistemate. Stiamo prendendo accordi per estendere i controlli” spiega il comitato.
E per giovedì sono previsti altri controlli a Norcia e Cascia, in altri villaggi Sae. Ma sui social sono diversi i terremotati che denunciano problemi all’interno delle loro casette e che hanno fatto richiesta di intervento al Comune.
Laddove sono stati riscontrati problemi, sono stati annunciati interventi immediati da parte del Dipartimento di protezione civile. Finora nelle Marche chi è dovuto uscire dalla casetta per i lavori di sistemazione, è stato inviato in albergo a spese del Cns, il consorzio nazionale realizzatore delle Sae. Lo stesso si prospetterebbe per chi è nelle stesse situazioni in Umbria. Per i terremotati, che in alcuni casi hanno dovuto aspettare a lungo prima di avere l’alloggio temporaneo dopo il sisma, senza dubbio è una nuova tegola.
(foto da Facebook – Coordinamento terremoto centro Italia)