Due furti clamorosi nella notte passata a Spoleto, uno con un bottino misero, l’altro invece ingente. Tutto è avvenuto intorno alle 4.30 del mattino, quando dei malviventi, presumibilmente gli stessi o comunque appartenenti alla stessa banda, hanno depredato il negozio di telefonia di via Flaminia e la farmacia comunale 1, recentemente trasferitasi in viale Martiri della Resistenza.
Il furto più clamoroso è avvenuto al negozio di telefonia, con un bottino che si aggira intorno ai 50mila euro e documentato dalle telecamere di videosorveglianza interna. Il colpo è avvenuto alle 4.28, ad opera di 4 malviventi, con il volto coperto da passamontagna, una torcia da speleologo in testa e guanti alle mani, arrivati davanti al negozio a bordo di un’Audi scura. In pochi istanti hanno forzato la serranda e la porta, probabilmente disattivando in qualche modo il sistema d’allarme che non ha suonato.
“In 7 minuti – racconta il titolare dell’attività commerciale – hanno svuotato il negozio, portando via tutti i telefoni esposti e nei cassetti ed il denaro nel registratore di cassa”. I malviventi hanno compiuto un’azione certosina, staccando i costosi smartphone dal cavo di sicurezza a cui sono collegati. Poi, per evitare di essere scoperti, hanno abbassato la serranda. Il furto è stato scoperto solo stamattina, all’apertura del negozio. Nessuno nella notte avrebbe visto o sentito nulla, nonostante sia avvenuto in una delle vie più centrali di Spoleto e ci siano delle abitazioni non solo nei pressi ma nello stesso palazzo. Ora sul furto indagano i carabinieri della Compagnia di Spoleto.
Nel giro di qualche minuto (non è chiaro se prima o dopo), in viale Martiri della Resistenza è avvenuta una spaccata ai danni della nuova farmacia comunale. Qui, però, una volta rotta la porta a vetri d’ingresso, l’allarme è regolarmente scattato. I ladri hanno fatto giusto in tempo a rubare il fondo cassa, circa 250 euro, prima di scappare. All’arrivo dei carabinieri sul posto non c’era più nessuno. Ma anche in questo caso elementi utili per dare un volto ai malvienti potrebbero arrivare dalle telecamere di videosorveglianza.