Sulla vicenda del nuovo biodigestore di Casone, buone notizie arrivano direttamente da quello che viene considerato l’impianto gemello di Cadino di Faedo, in Trentino Alto Adige.
Nei giorni scorsi infatti, è stato siglato un accordo istituzionale tra l’amministratore delegato di BioEnergia Trentino; la presidente della Trentino Trasporti ed il vicesindaco di Faedo.
L’intesa, pioneristica a livello nazionale, prevede praticamente che i mezzi di trasporto locale, ovvero una flotta di 64 veicoli, entro il 2018 saranno interamente alimentati con il gas prodotto dal biodigestore.
Il progetto prevede infatti che gli autobus cittadini passeranno da 42 alimentati a metano a 64 alimentati a biometano.
Tutto ciò – fanno notare i firmatari dell’accordo – partendo dalla filiera della raccolta che intercetta l’umido, lo trasforma in energia e lo purifica in biometano per alimentare la mobilità alternativa.
Nel mese di marzo una delegazione composta da rappresentanti dell’Ati 3 Umbria, Valle Umbra Servizi, promotori di Foligno Biometano, Regione dell’Umbria, Comune di Foligno, Consulta di monitoraggio e stampa locale avevano visitato l’impianto trentino verificandone l’altissima qualità e la perfetta integrazione con l’ambiente.
A Faedo – viene ricordato – la struttura si trova completamente immerso nei vigneti e gli stessi agricoltori della zona utilizzano il compost per le produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità, come potrebbe avvenire in loco per le terre dell’olio e del Sagrantino.
Un domani, anche Foligno sarà in grado di produrre biometano per mobilità alternativa ed ecologica.