Non sembra mai aver fine l’odissea di via Perugina, una delle principali arteria di collegamento al centro storico di Gubbio. Ancora una volta, infatti, la Soprintendenza, che segue il caso da mesi, ha dato l’ennesimo stop ai lavori proprio a causa di quei resti di un locale di epoca romana e di quel mosaico ritrovati sottoterra e che fino ad oggi hanno fatto tanto discutere.
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Ora la palla passa addirittura al Ministero dei beni culturali, il quale dovrà trovare in tempi brevi una soluzione definitiva per la tutela dei reperti, che di conseguenza sbloccherebbe anche l’impasse degli interventi alla rete fognaria e in superficie sulla via. Un disagio per automobilisti, residenti e commercianti che dura ormai dallo scorso aprile.
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Inevitabile, a questo punto, un ulteriore allungamento dei tempi di ultimazione dei lavori, e l’abbandono definitivo dell’ipotesi, annunciata dall’assessore Tasso, di un’apertura entro dicembre fino a viale don Minzoni. Scartata anche la soluzione illustrata, nella conferenza di fine ottobre, dall’architetto Spartaco Capannelli, che aveva previsto un’eventuale “distacco con successiva valorizzazione nell’ Antiquarium” dei reperti.
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Tutto fermo dunque. Ora non resta che aspettare l’incontro, che avverrà tra qualche giorno, tra il Ministero e la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria Marica Mercalli. Solo dopo si saprà qualcosa in più sul destino, infausto, di via Perugina.