La proposta di Piano Regionale di Gestione Rifiuti è stata recentemente preadottata dalla Giunta Regionale.Dal 22 Ottobre scorso si è aperta la fase di consultazione pubblica relativa all'iter di adozione del nuovo strumento di pianificazione. Per questo motivo l'Assessorato all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile ha inteso divulgare e discutere con l'intera comunità regionale i contenuti del Piano promuovendo una serie di incontri pubblici di presentazione della proposta preadottata. I primi due incontri si sono tenuti in Perugia lo scorso 5 Novembre e a Città di Castello lo scorso 26 Novembre.
La seconda presentazione pubblica è stata effettuata ieri pomeriggio a Foligno, presso l'Auditorium San Domenico. La riunione ha avuto carattere divulgativo sui contenuti del Piano nei confronti della comunità dei cittadini residenti nel territorio dell'ATO 3.
Lamberto Bottini, l'assessore regionale alle politiche ambientali ha sottolineato “sull'argomento rifiuti, non dobbiamo mai abbassare la guardia. Vi sono delle regioni che rischiano di andare alla deriva come la Campania, e proprio per questo il settore dei rifiuti deve essere governato con competenza e trasparenza. L'Umbria – ha proseguito l'assessore – per il momento funziona abbastanza bene, si sono raggiunte buone percentuali di raccolta differenziata, ma non ci si deve fermare, si deve guardare sempre avanti, al futuro. Le normative – ha concluso Bottini – ci impongono giustamente dei continui miglioramenti, e se è vero che molto si fa facendo la raccolta differenziata, fondamentale sarebbe ridurre alla fonte i rifiuti, facendo tutto il discorso degli imballaggi”.
Ai fini della riduzione dei rifiuti alla fonte, si sono create delle valide alternative, come quelle dei distributori di detersivi e latte. Presto in diverse città umbre verranno istallate anche delle fontanelle di acqua minerale (con o senza bollicine) e pagando un costo simbolico si potrà portare a casa il prodotto evitando così continui immissioni di materiale plastico
Il Piano, individua inoltre nel trattamento termico e nel recupero energetico dei rifiuti urbani o di derivazione urbana una componente non prevalente, ma comunque significativa, del complesso del sistema integrato della gestione dei rifiuti urbani. Per cui si sta pensando ad un'impiantistica di trattamento termico a servizio degli ATI (Ambiti Territoriali Integrati)1, 2 e 3.
Lo Scenario di Piano prevede il conseguimento di un obiettivo del 65% di raccolta differenziata al 2012, perciò, a tale scopo, verranno riorganizzati i servizi per un incentivo a carattere domiciliare, attraverso comunicazioni e riconoscimento di vantaggi di tipo economico.
Gli obiettivi principali che si intendono raggiungere attraverso questa pianificazione sono: ridurre i rifiuti; recuperare materia; recuperare energia; potenziare il sistema impiantistico (minimizzando il ricorso alla discarica); migliorare le prestazioni energetico ambientali rispetto all'attuale sistema; contenere i costi del sistema gestione.
(Valentina Ballarani)