Gli affitti delle case a Perugia sono mediamente più bassi rispetto al resto delle città italiane: a dirlo è uno studo del Nomisma, per la precisione il Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, elaborato con il supporto di Nomisma, società indipendente, con sede a Bologna, che realizza attività di ricerca e consulenza economica per imprese, associazioni e pubbliche amministrazioni, a livello nazionale e internazionale. Mediamente un affitto a Perugia costa 396 euro, considerando anche che il mercato esce quest’anno da un periodo di contrazione di un lustro, caratterizzato da un calo per i canoni del 12,5%. Il trend è positivo per tutta Italia: i canoni d’affitto tornano infatti a crescere, complessivamente dell’1,7% per il 2015, trainati soprattutto dalle abitazioni di quattro (+3,3%) e tre locali (+2,4%) adibite sempre più ad abitazione “principale” da famiglie con figli.
I dati in Italia – Per prendere in affitto un appartamento in Italia occorrono mediamente 516 euro, che salgono a 558 euro se l’appartamento è ammobiliato e a 572 se dotato di garage. Milano si conferma anche nel 2015 la città più cara per gli affitti (canone medio di 916 euro) superando Roma (809) di oltre un centinaio di euro. Seguono Firenze (645 euro), Bologna (568 euro), Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia 396 euro) e Catanzaro (399 euro).
Se a livello nazionale l’aumento dei prezzi d’affitto nell’ultimo anno risulta inferiore al 2%, ci sono città dove l’incremento raggiunge la doppia cifra come a Bologna (+11,6%), Perugia (+9%) e Bari (+8,5%). Oltre la media nazionale l’aumento a Napoli (+6,3%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%). A Milano, che già nel 2014 aveva anticipato il trend in risalita sotto la spinta dell’Expo, si registra un +2,4%.
Piazze a segno meno – Eppure al centro-sud si conferma la contrazione, nonostante il livello segua generalmente il trend positivo. E ‘ a Palermo la contrazione più consistente degli affitti: -7,7%. Seguono Potenza e Campobasso (-5% ciascuno), Roma (-2,2%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%). Una generale stabilità si rileva ad Aosta (+0,8%), Ancona (+0,1%) e Cagliari (-0,4%).
Il Rapporto di Solo Affitti rileva un significativo cambio dei costumi da parte degli italiani rispetto all’affitto, complice la crisi economica di questi anni. Rispetto all’ultimo anno le famiglie che prendono in affitto un appartamento come abitazione principale sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, dal 50,3% del 2014 al 59,8% del 2015. Il trend è ancora più marcato in città come Palermo e Trento (80% ciascuno), Campobasso (75%) e Roma (70,4%). Sotto la media nazionale Trieste (45%), Milano (49%) e Genova (45%), dove più importante è la richiesta di trasfertisti e studenti.
Lavoratori e studenti – Diminuisce leggermente, a livello nazionale, la quota di richieste di locazione provenienti da lavoratori in trasferta (da 25,1% nel 2014 a 22,6% nel 2015) e studenti fuori sede (da 22,9% a 16,1%).
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