” L'Amministrazione Comunale di Giano dell'Umbria esprime viva preoccupazione per le possibili ricadute della cosiddetta riforma Gelmini sull'assetto e la funzionalità delle Scuole del territorio.”La serie di provvedimenti varati dal Governo- afferma il Sindaco di Giano Paolo Morbidoni( nella foto) – rischiano di spazzare via il lavoro di dieci anni e di vanificare investimenti molto importanti fatti sulla scuola, di impoverire il territorio e di aumentare i costi per le famiglie.

In particolare sono a rischio sia la Direzione dell'Istituto Comprensivo, che potrebbe essere accorpata, in quanto il numero degli studenti è inferiore a 500, la Scuola Serale attiva presso l'Ipsia Ipsc di Bastardo e la sopravvivenza del plesso scolastico di Giano capoluogo, che essendo al di sotto dei 50 alunni rischia la soppressione”

Malgrado l'emendamento presentato dal relatore della Maggioranza al Senato, che fa slittare al 2010 l'entrata in vigore di una parte delle misure e che è frutto della opposizione compatta di Regioni, Province e Comuni al ridimensionamento delle Scuole, restano fermi i contenuti delle norme che sono fortemente lesivi degli interessi dei territori minori.

Ci sono poi i tagli agli organici e il rischio di ritrovarsi, fra qualche anno, le scuole chiuse alle 12.30, per via della riduzione del tempo scuola, contenuta nel provvedimento varato dal Governo.

Sarebbe una mannaia che rischia anche di costare molto alle famiglie (costrette a pagare di più i servizi scolastici), agli enti locali, che già sono fortemente esposti nel sostegno alla Scuola e anch'essi duramente colpiti dai tagli nazionali), ma soprattutto agli studenti, che vedono ridimensionarsi le proprie opportunità formative.

L'Assessore all'Istruzione Sante Lilli, in proposito, è categorico: “ci opporremmo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione contro questi tagli indiscriminati alla scuola perché dobbiamo evitare di ritornare indietro con la storia, quando esistevano studenti di serie a e studenti di serie b.

Nei prossimi giorni organizzeremo una Assemblea pubblica per sensibilizzare tutti i cittadini sul rischio di impoverimento per il nostro territorio che si avrebbe attuando le misure contenute nella riforma.”

“La scuola pubblica – conclude il Sindaco – è un valore assoluto e una riforma, ancorché necessaria, non può essere fatta a colpi di decreto mettendo gli uni contro gli altri e soffiando sul fuoco delle divisioni.”