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Sanità, Usl 1 Umbria riorganizza gli ospedali

Redazione

Sanità, Usl 1 Umbria riorganizza gli ospedali

Ricci, "no al depotenziamento del presidio di chirurgia di Assisi" | Novità per Castiglione del Lago e Media Valle del Tevere
Mer, 19/08/2015 - 15:26

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La Usl Umbria 1 riorganizza le chirurgie generali e specialistiche degli ospedali di Assisi, Media Valle del Tevere e Castiglione del Lago “al fine – si llegge in una nota – di incrementare le attività chirurgiche a complessità medio-bassa per patologie a basso carico assistenziale e di consentire una reale integrazione di risorse professionali e di competenze specialistiche con l’Azienda ospedaliera di Perugia, soprattutto per l’alta specialità”. In particolare, spiega Giacomo Antonini,
direttore del dipartimento di Chirurgia della Usl Umbria 1 “gli ospedali di Assisi e Pantalla saranno complementari. Ad Assisi il nuovo modello organizzativo prevede la rimodulazione della chirurgia in Week Surgery, con attività chirurgica programmata e degenza inferiore ai cinque giorni, che partirà dal primo settembre 2015 per entrare a regime dal primo gennaio 2016. Sono già stati definiti i protocolli operativi per il trasferimento e i ricoveri urgenti presso la struttura di Pantalla, che sarà deputata a garantire la disponibilità dell’urgenza h24 e delle altre patologie in elezione che non possono essere trattate in degenza breve”. Potenziato anche il livello di assistenza all’ospedale di Pantalla, con un nuovo modello organizzativo della terapia semi-intensiva che dovrebbe essere operativo dal 1 settembre. All’ospedale di Castiglione Lago, che manterrà l’attuale modello organizzativo, è previsto invece l’incremento e la diversificazione delle attività chirurgiche, in particolare se la chirurgia mammaria dovesse trasferirsi in una Breast Unit aziendale, la ridefinizione dell’attività chirurgica ortopedica e un aumento dei posti letto. “Questa riorganizzazione delle attività chirurgiche – spiega il direttore generale della Usl Umbria 1 Giuseppe Legato – permette una migliore appropriatezza nell’uti­lizzo degli spazi e delle risorse tecnologiche e di personale e comporterà un riassetto e una mobilità dei chirurghi”.

A riguardo, il consigliere regionale Claudio Ricci ha annunciato una sua mozione alla giunta per chiedere di evitare “il depotenziamento inaccettabile” del reparto di chirurgia dell’ospedale di Assisi. Per Ricci, dopo la “strumentale chiusura del punto nascita”, sarebbe necessario “un chiaro piano di tutela e valorizzazione dell’ospedale di Assisi”.
“Una struttura – secondo il consigliere regionale – che avrebbe delle ampie potenzialità di sviluppo, trovandosi in un città santuario con circa 70mila residenti nel comprensorio nonchè 6 milioni di turisti all’anno. La cui notorietà internazionale consentirebbe inoltre di attivare, anche con sistemi misti pubblico-privato, specializzazioni per aumentare la mobilità attiva, per attrarre pazienti da altre regione verso l’Umbria”. Secondo Ricci – riferisce una nota della Regione – “dopo la chiusura, per mancata tutela con spostamento, dal 2006/07, del primario, del punto nascita di Assisi, che contava oltre 700 parti all’anno, con partorienti provenienti da tutta la regione, in questi giorni si sta operando per mantenere in Assisi solo prestazioni di chirurgia ambulatoriale (day surgery e week surgery), con degenza inferiore ai cinque giorni, spostando, di fatto, numerosi servizi di chirurgia nella Media Valle del Tevere”.
Ricci propone dunque che “l’assemblea legislativa dell’Umbria impegni la giunta affinchè venga revocata la delibera del direttore generale della Usl 1 che, seppur dai contenuti tipicamente gestionali, determina un chiaro indirizzo politico strategico sanitario verso il forte depotenziamento della chirurgia e, quindi, dell’intero ospedale di Assisi”.

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