Il Consiglio Comunale di Gubbio, nella seduta di stamattina, ha approvato, con 14 voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti, la discussa tassa di soggiorno.
Dal 1° settembre, dunque, tutti i turisti che vorranno pernottare nella Città dei Ceri dovranno per forza sborsare un contributo che va da 70 centesimi ad 1 euro a notte (ciò dipenderà dal tipo di struttura ospitante), per un massimo di 5 giorni. Rimarranno esenti solo alcune categorie come i bambini sotto i 12 anni e i malati accompagnati.
L’assessore al Turismo Lorenzo Rughi ha dichiarato che si tratterà di “un’imposta ‘di scopo’, i cui proventi saranno destinati a interventi di promozione turistica, sulle strutture ricettive e sui beni culturali ed ambientali“. La tassa dovrebbe quindi essere funzionale al rilancio turistico, “obiettivo che l’Amministrazione si è sempre posto sin dai primi giorni di mandato”.
Tante le critiche durante il dibattito: per i consiglieri Virna Venerucci e Luca Barilari la nuova imposta non farà che scoraggiare l’arrivo di nuovi turisti. Dello stesso avviso anche Ennio Palazzari, che oltre a giudicare inopportuna la tassa ha puntato il dito anche contro l’inadeguatezza delle infrastrutture eugubine.
Il sindaco Filippo Stirati ha risposto alle numerose valutazioni negative, “giustificando” l’imposta come risposta necessaria per far fronte ai numerosi arrivi, “aumentati del 10% nell’ultimo mese”. Il primo cittadino ha concluso dichiarando che la cifra è molto meno onerosa rispetto ad altri Comuni che hanno applicato la stessa tassa, e che non sarà certo questa ad influire negativamente sull’afflusso turistico.