“I suoi cittadini forse inconsciamente, ritengono Florentina, una “diversa”, colpevole anche lei della morte del proprio figlio Ovidio e a seguito di ciò pongono in esse azioni sciocche e infantili che turbano profondamente l’animo di questa povera donna martoriato al concatenarsi di tragici eventi (violenza nel suo paese di origine, violenze reiterate da parte del marito, tragica fine di Ovidio). Ed è per questo che chiedo il suo intervento affinché non si verifichino più fatti tipo il non invitare Florentina alle rappresentazioni teatrali della compagnia teatrale di Pietrafitta in memoria di Ovidio, togliere notte tempo dalla tomba di Ovidio i fiori lasciati dalla madre, o peggio ancora non fare entrare Florentina in esercizi pubblici del paese di Pietrafitta perché ‘”persona non gradita”. La missiva parte dallo studio legale dell'avvocato Luca Maori, legale di Flerentina, madre di Ovidio Stamulis, ed è diretta al sindaco di Piegaro Andrea Caporali.
Non gradita nei negozi. Anche se, come spiega Maori, non le è stato mai impedito fisicamente l'ingresso, ma “l'atteggiamento dell'esercente era ben evidente”. “Queste loro condotte – spiega Maori – oltre ad essere disdicevoli sotto il profilo morale, possono provocare gravi ed ulteriori danni al fragile equilibrio psicologico di Florentina, la cui unica colpa è stata quella di affidarsi completamente, nel silenzio della comunità intera che sapeva e conosceva tutto, a persone all’evidenza assolutamente incompetenti, per amore dei propri figli e per evitare agli stessi, purtroppo invano, le sofferenze e le bestialità di un padre- padrone, rivelatosi infine un orco brutale”.
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