A Spina di Campello parte con il piede giusto la XXX^ edizione della Sagra del Tartufo estivo e dei prodotti tipici. Un appuntamento molto sentito nel territorio sopratutto per gli eventi collaterali, che ne impreziosiscono il programma. Non solo momenti di svago musicali e popolari, ma come è ormai consuetudine, anche occasioni importanti di approfondimento che riguardano il ruolo del territorio e dei suoi abitanti. In questo quadro ha riscosso notevole successo lo scorso 4 agosto, la presentazione della importante pubblicazione “Spina e il suo territorio: storia, ambiente e tradizioni popolari”, curata da Luigi Rambotti, direttore dell'Archivio di Stato di Spoleto e da Giuseppe Guerrini, ricercatore, con la fattiva collaborazione della dinamica ProLoco di Spina guidata da Santino Fortunati e dal Comune di Campello sul Clitunno con il sindaco Paolo Pacifici, tutti presenti per l'appuntamento. Tra il numeroso pubblico accorso alla presentazione, anche altri importanti autori dei testi della pubblicazione, come Renzo Fagotti e l'antropologo Agostino Lucidi accompagnato dal Prof. Luciano Giacchè. Per le autorità, la consigliera provinciale Laura Zampa in rappresentanza della Provincia di Perugia e Francesco Fiorelli, presidente dell'Unpli Umbria, l'assemblea delle ProLoco del territorio. La serata è stata moderata dal giornalista Carlo Vantaggioli, redattore di Tuttoggi.info, giornale online dell'Umbria.
Decisamente affascinanti tutti i temi trattati nella nuova pubblicazione, che certamente aggiunge nuova luce sull'intero territorio di Spina, in special modo per quanto riguarda la sua specifica funzione di via di collegamento tra le Marche, l'Umbria e la parte meridionale del centro Italia. Una pubblicazione che intende spiegare tutti gli aspetti di un territorio che nella sua evoluzione ha accompagnato di pari passo la storia della Valle Umbra, con un occhio particolare alla radice storica anche attraverso documenti importanti e preziosi come lo Statuto comunale di Spina del 1462, trascritto e studiato da uno dei curatori della pubblicazione, il Dott. Giuseppe Guerrini o come la puntuale ricerca da fonti archivistiche sugli accadimenti del territorio e della “via” operata dal Dott. Luigi Rambotti, che nel corso della presentazione non ha mancato di suscitare interesse raccontando alcuni particolari vicende accadute nel periodo. Inusuale la definizione che si è dato per se, Giuseppe Guerrini, autore di una ricerca sulla vita quotidiana all'interno del Castello di Spina. Guerrini, infatti, non volendo raccontare per modestia l'oggetto della sua ricerca, ma invitando tutti a leggere integralmente il testo nel libro, si è nominato sul campo “sagrestano”, volendo in qualche modo esaltare una delle fonti storiche preferite per questo tipo di ricerche sul territorio, ovvero proprio il sagrestano della parrocchia, quando non anche il parroco stesso, sicuri scrigni di memorie non scritte e quindi non facilmente indagabili.
Parole di apprezzamento ed esortazione per il tipo di lavoro fatto nella pubblicazione, sono invece giunte dal Sindaco di Campello, Paolo Pacifici, molto attento a tutto quello che può risultare utile per la comunicazione e la conoscenza del territorio. Tanto apprezzato come atteggiamento che a volte proprio per questo si sviluppano curiose rivalità come quella di chi invita di più il sindaco. Il primo cittadino svela divertito al pubblico che nella stessa giornata si è dovuto “dividere” anche con la ProLoco di Pettino, territorio distante pochi chilometri in linea d'aria, cercando di non far torto a nessuno. Comprensibilmente orgoglioso invece Santino Fortunati, deus ex machina della ProLoco di Spina, instancabile animatore di qualsiasi iniziativa possa servire a creare attenzione sulle vicende del paese.
Parole di incoraggiamento, anche dalla consigliera provinciale Laura Zampa che non ha mancato di sottolineare come sia difficile per le istituzioni, in questo momento di gravissima crisi, poter sostenere opere importanti ed assolutamente necessarie come questa presentata a Spina, o come quelle di Francesco Fiorelli, presidente Unpli Umbria, che ritiene fondamentali azioni come quella della ricerca sulle tradizioni, ma anche sulla storia di vita vera del territorio, affinchè si preservi tangibilmente per le generazioni future la memoria delle proprie radici. A compendio della giornata molto interessante anche l'intervento del Prof. Luciano Giacchè, che con una lucida analisi, ha commentato con apprezzamento le novità in termini di linguaggio delle ricerche contenute in “Spina e il suo territorio: storia, ambiente e tradizioni popolari”, ma sopratutto ha aggiunto che libri come questo potrebbero, con le opportune modifiche, essere adottati come testi anche nelle scuole ad integrazione dello studio geografico dei territori. Analisi condivisa da tutti i presenti e che apre una possibile iniziativa in tal senso, subito recepita anche dalle autorità presenti, in testa il sindaco Paolo Pacifici.
Un momento di commossa partecipazione della giornata è stata quando Claudio Fortunati della Ditta Fortunati Tartufi, ha fatto omaggio di una targa ricordo la ProLoco di Spina, in occasione dei 40 anni di attività dell'azienda. Quasi un fratello maggiore per la Sagra stessa che di anni ne festeggia 30. Ed è proprio con questo spirito, di unione delle varie componenti del territorio, che la targa è stata consegnata nelle mani di Santino Fortunati.
La serata si è chiusa rimandando al prossimo appuntamento, un Convegno di Studi, in programma per il 14-15 settembre, a Campello sul Clitunno, promosso dal comune e dal sindaco Paolo Pacifici, a cui parteciperanno anche alcuni professori e studiosi dell' Università di Perugia con interventi sul tema. In programma le relazioni del Prof. Alberto Melelli -Università di Perugia, della Prof.ssa Maria Grazia Nico Ottaviani- Università di Perugia e del Prof. Luigi Sensi -Università di Perugia. Al tavolo dei relatori presenti anche Paolo Pacifici, sindaco del comune di Campello sul Clitunno e Santino Fortunati, presidente della ProLoco- Spina di Campello.
Chiusura di giornata il 4 agosto a Spina con canti e balli in piazza accompagnati da “Gli Stornellatori Romani”.
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(C.V.)
(modificato h 12.14)