(Carlo Ceraso) – Idioti aspiranti artisti, idioti infarciti di ideologie politiche, idioti punto e basta. E’ la poco variegata, ma ugualmente pericolosa, sfilza di quegli anonimi che continuano a sfogare la propria inciviltà e ignoranza imbrattando vie e piazze del centro storico di Spoleto, uno dei più belli d’Italia. L’ultimo allarme è scattato domenica mattina, dopo che qualche idiota ha lasciato una scritta lungo il lato destro di Palazzo Collicola, sede della Galleria d’Arte Moderna “Carandente”, contro le forze dell’ordine: “sbirri maiali come nipote mubarak”, cancellata in due tempi nel corso della mattinata. Percorriamo così le strade del centro, dalla curva dei Picchi, fino a piazza Campello in una sorta, ahinoi, di idiotour. Non c’è edificio storico che non riporti “ferite” sulle proprie facciate.
Idioti politici – ammesso che nella città del festival ci sia un’area antagonista, sembra che a questa si debbano imputare alcune frasi. Come quella apparsa sempre ieri l’altro sulla facciata principale dell’ex convitto Inpdap di piazza Carducci: “ribellati oggi! domani è tardi” seguito dal disegno di una falce e martello. Saliamo fino a via degli Eremiti, la strada che porta al Giro della Rocca: qui, probabilmente la stessa mano, ha scritto a caratteri cubitali “franco aspettaci in montagna” seguito da quello che sembra un pentacolo. Pochi metri dopo, verso piazza Campello, stesso colore nero e stessa mano “a Monteluco col fucile”.
Idioti artisti – Spoleto non ha aperto le porte, per così dire, al graffitismo anche se qualche appassionato di questo tipo di arte ha dato civilmente libero sfogo alla propria fantasia pennellando la staccionata di sicurezza che circa il palazzo Inpdap, dalla parte dei giardinetti di viale Matteotti. Anche se qualche idiota se l’è fatta lunga finendo per imbrattare la parte di edificio che ospita i bagni pubblici. E’ in buona compagnia di quell’altro anonimo che in vicolo Poli, traversa di via Giustolo, ha “dipinto” il volto di un uomo con sotto la scritta “sveglia”.
Idioti e basta – è la categoria più numerosa. Il caso più eclatante risale a un paio di mesi fa quando mani ignote hanno sporcato la facciata laterale della chiesa di Beroide intitolata a Sant’Antonio (clicca qui) provocando un danno che ben difficilmente potrà essere sanato. La zona più martoriata della parte alta del centro è ancora una volta piazza Carducci e i palazzi che si affacciano su questa (vedi la photogalley), ma anche palazzo Collicola e via San Carlo. Scritte d’amore si alternano a faccine, disegni e nomi di complessi musicali. Insomma, il delirio, la totale mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico e la stessa città.
Le reazioni – il primo a lanciare l’allarme dopo lo sfregio alla Galleria d’arte moderna è stato l’ex assessore alla cultura Giorgio Flamini che ha informato Tuttoggi.info dell’ennesimo, grave danneggiamento ai danni di uno degli edifici più importanti del centro. Di questa mattina la dura nota del sindaco Daniele Benedetti: “Vedere luoghi pubblici e palazzi storici mortificati da scritte che inneggiano ad una generica e ambigua rivolta e che oltraggiano le forze dell’ordine non può non provocare profondo disagio e amarezza. Anche altri recenti esempi di scritte, di diverso contenuto, ma non per questo meno incresciose per i danni inflitti al patrimonio pubblico, hanno imbrattato vicolo Poli e altri vicoli del centro storico e soprattutto un luogo sacro come l’antica chiesa di Sant’Antonio di Beroide. Sono episodi di allarmante degrado che denunciano una mancanza totale di senso civico e suonano come un campanello d’allarme. Ho già parlato con il Comandante dei Vigili Urbani per studiare forme di collaborazione con le altre forze dell’ordine per vedere di aumentare, specialmente nelle ore notturne, le attività di vigilanza. Ma la cosa più importante va fatta preventivamente. Chiedo al mondo della scuola, agli insegnanti – continua Benedetti – ma soprattutto ai ragazzi di collaborare insieme per portate avanti una battaglia che è soprattutto culturale. L’offesa gratuita e lo scempio scriteriato fatto al patrimonio comune e alle istituzioni sono avvisaglie da non sottovalutare e rappresentano il segnale di un fraintendimento del vivere civile e del rispetto per la cosa pubblica che va affrontato soprattutto in sede didattico-formativa”.
Le soluzioni – una zona che sembra aver risolto il devastante problema è quella di Borgo, almeno lungo le vie di corso Garibaldi e via dei Gesuiti dove i commercianti si sono dotati di telecamere di sicurezza. Da più parti piovono proposte che vanno ad aggiungersi a quelle del primo cittadino: da chi vorrebbe istituire ronde cittadine a chi chiede il coinvolgimento dei militari della caserma Garibaldi.
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