di Claudio Bianchini
Tanto tuonò che piovve: all’ombra del Torrino è esplosa all’improvviso – come un temporale estivo – la “guerra della frutta”.
Il presidente Amoni tuona contro i nuovi imprenditori nordafricani, a difesa della categoria
A dichiarar la guerra è Aldo Amoni – presidente regionale della Confcommercio – che tuona contro i nuovi imprenditori extracomunitari del settore ortofrutticolo, difendendo a spada tratta i commercianti locali e gli ambulanti della storica piazza del Grano. L’incessante proliferare negli ultimi tempi, di numerosi negozi di frutta e verdura gestiti da commercianti nordafricani, ha messo in allarme la categoria. Esercizi – a dire il vero – spuntati come funghi, in pieno centro storico così come nell’immediata periferia con nuovi punti previsti in viale Ancona e nella zona dei Marchisielli. Sono in grado di offrire prodotti agricoli low cost, a prezzi letteralmente stracciati, rischiando così di mettere in ginocchio i fruttivendoli folignati e persino di dare la ‘mazzata finale’ al tradizionale mercato del centro storico. Dopotutto la concorrenza è l’anima del commercio e le recenti normative sulle liberalizzazioni hanno scatenato una vera e propria lotta selvaggia, ma sulle rive del Topino la situazione rischia di degenerare ed ha portato ad una raffica di proteste, con tanto di segnalazioni e conseguenti controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine e delle autorità competenti.
Controlli a tappeto delle autorità competenti, ma la Confcommercio invita a non pagare il suolo pubblico
Il comando della Polizia Municipale ha usato pugno di ferro in guanto di velluto, facendo scattare accertamenti e controlli a tappeto, ma non sono emerse particolari irregolarità o quantomeno nulla di rilevante. A mali estremi, estremi rimedi: ecco così che sul fronte delle occupazioni del suolo pubblico, Aldo Amoni lancia un accorato grido di battaglia: “invito tutti i fruttivendoli della città e gli ambulanti di piazza del Grano a non pagare più le concessioni, non si possono usare due pesi e due misure, lasciando a questi nuovi imprenditori la possibilità di trasgredire le regole senza che siano adottati provvedimenti concreti”. Quella di Amoni vuol essere una provocazione ad effetto, ma in verità i controlli vengono fatti, ed anzi sono state comminate addirittura una cinquantina di sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico. Per non parlare delle contravvenzioni elevate per divieto di sosta di fronte ai negozi, sia ai proprietari che – in alcuni casi – ai clienti stessi.
La Comandante dei Vigili Urbani: una cinquantina di multe per occupazione abusiva e divieti di sosta
“Effettuiamo decine di controlli ogni mese, ripetendoli più volte nel corso della settimana – fa sapere la Comandante della Polizia Municipale, Piera Ottaviani – ogni volta segnaliamo l’occupazione di suolo pubblico lungo le strade ed i marciapiedi, in particolar modo lungo via Nazario Sauro e via Cesare Battisti. Non si possono lasciare giorno e notte cassette e bancali che ostruiscono la circolazione di pedoni e ciclisti. Ma non solo – precisa la Comandante dei Vigili Urbani – abbiamo anche multato per divieto di sosta i camion, che dopo aver scaricato la merce rimangono parcheggiati intralciando il traffico”. Non si tratta di un accanimento quindi, ma della volontà di tenere sotto controllo la situazione. Misure forti che comunque non convincono sino in fondo Amoni: “benissimo i controlli e le multe se ci sono irregolarità, ma questo però non basta – rilancia il numero uno della Confcommercio – adesso servono i fatti. Se una volta pagate le sanzioni, continuano lo stesso a lasciare merci e mezzi dove non possono stare, allora è tutto inutile. C’è una concorrenza sleale verso i nostri negozianti onesti, e rispettosi della legge”.
