Abolizione dei vitalizi e adesione al cosiddetto “contributo di solidarietà” da applicare sulle indennità dei consiglieri, a partire dal 2015: questo il contenuto di due proposte di legge che sono state approvate dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dell’Umbria, nella seduta di ieri.
Il presidente Eros Brega, tornato proprio ieri alla guida dell’Ufficio di Presidenza dopo la malattia che lo ha tenuto lontano per quasi due mesi, ha espresso “grande soddisfazione” per questi due atti, contestati da Stufara e Goracci, cofirmatari di un'altra proposta che chiedeva l'abolizione immediata degli indennizzi.
“L’obiettivo del contenimento dei costi della politica – ha spiegato Brega – è uno di quelli che fin dall’inizio della IX legislatura ho indicato come prioritari”.
Secondo Brega, “la nostra Regione è la seconda (la prima l’Emilia Romagna) ad attivarsi in materia di vitalizi e la prima in assoluto sull’adesione al ‘contributo di solidarietà’” per risanare i bilanci pubblici.
Via i vitalizi dal 2015 – Per quanto riguarda l’abolizione di vitalizi, il cui articolato è stato approvato all’unanimità (assente il vicepresidente Orfeo Goracci cofirmatario di un'altra proposta sull’argomento), si dispone che a partire dalla prossima legislatura (2015-2020) sarà abrogato l’istituto dell’assegno vitalizio. Dal 2015 i consiglieri attualmente in carica potranno optare tra la corresponsione del vitalizio o la liquidazione dei contributi versati.
Contributo di solidarietà – L’altra proposta di legge, sul cosiddetto “contributo di solidarietà” recepisce quanto stabilito dal decreto legge “138/2011” e comporterà, dal mese di ottobre 2011 al 31 dicembre del 2013, una riduzione mensile delle indennità di consiglieri e assessori pari al 10 per cento sulla somma eccedente i 90mila euro lordi.
Il contenuto delle due proposte di legge dell’Ufficio di Presidenza è stato illustrato ai presidenti dei gruppi, ma non c’è stata una discussione nel merito. Discussione che avverrà in sede di Prima Commissione cui il presidente Brega ha disposto l’invio dei due atti raccomandando una “rapida trattazione per dare la possibilità al Consiglio regionale di arrivare all’approvazione entro il 2011”.
La polemica di Stufara e Goracci – “Rinviare l'abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali al 2015 mi sembra una scelta furbesca e di comodo”, ha commentato seccamente il vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci, firmatario di un'altra proposta sullo stesso argomento che voleva l'abolizione immediata. Secondo Goracci “l'Ufficio di presidenza riunitosi ieri mattina ha approvato, senza il mio voto, la proposta di legge sui vitalizi dei consiglieri regionali”.
“Sono infatti convinto – ha detto il vicepresidente -che nella fase politica ed istituzionale che stiamo vivendo l'abolizione da subito rappresenti al meglio ciò che il cittadino comune pensa e si aspetta. Non a caso il vitalizio viene percepito come uno dei privilegi più odiosi di cui usufruisce la casta”.
Dello stesso avviso -e tono- il consigliere Prc Damiano Stufara, cofirmatario della proposta alternativa per l'abolizione immediata, che ha lamentato di non aver potuto illustrare la propria proposta. Per Stufara si tratta di “un grave atteggiamento che comprime gli spazi di confronto e democrazia” a fronte di “una proposta di Brega e Lignani che fa salvi i vitalizi dei consiglieri regionali attualmente in carica”. (fda)
