A Foligno la cerimonia per la ricorrenza
Di scena a Foligno i festeggiamenti per i 249 anni dalla fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Per questa occasione è stata inaugurata, all’interno della suggestiva cornice di Palazzo Trinci, una delle “dimore signorili” più interessanti e meglio conservate d’Italia, che in passato ha ospitato anche una caserma della Guardia di Finanza, la mostra dal titolo “La Guardia di Finanza a tutela delle libertà economiche e dell’equità sociale. Dalle origini alla moderna polizia economico-finanziaria“.
L’evento espositivo, che si protrarrà fino al 24 settembre 2023, è stato organizzato dal Comando Regionale Umbria della Guardia di Finanza in collaborazione con il Museo Storico del Corpo, nonché con il patrocinio del Comune di Foligno ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ne hanno riconosciuto l’alto valore storico e culturale.
Il taglio del nastro
L’iniziativa in argomento, che ha ufficialmente preso avvio con il tradizionale taglio del nastro a cura di S.E.R. monsignor Domenico Sorrentino – arcivescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Foligno, ha visto la partecipazione delle massime Autorità militari, civili e religiose dell’Umbria, nonché del Comandante Interregionale dell’Italia Centrale della Guardia di Finanza – Gen. C.A. Buratti Bruno – e del Presidente del Museo storico del Corpo – Gen. C.A. (ris) Zanini Flavio -, già Comandante in seconda della Guardia di Finanza.
Le tappe della Guardia di finanza
Il percorso espositivo rievoca le tappe più significative del graduale processo di evoluzione della Guardia di Finanza, a partire dall’ottobre 1774, data in cui Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna, costituì la “Legione Truppe Leggere”. Nel coevo periodo storico, nell’attuale regione Umbria, allora parte dello Stato Pontificio, a partire dal 30 aprile 1786 iniziò ad operare la “Truppa di Finanza Pontificia”, un corpo completamente integrato nelle forze armate, seppure alle dipendenze del Ministro delle Finanze.
Con l’inizio dei moti risorgimentali, anche i finanzieri pontifici diedero il loro prezioso contributo alla causa
nazionale, distinguendosi nella difesa della Repubblica romana, al fianco di Giuseppe Garibaldi e formando l’ultima pattuglia di retroguardia quando l’eroe dei due mondi lasciò la città eterna.
I plebisciti popolari del novembre 1860, con i quali le legazioni dello Stato Pontificio delle Marche e
dell’Umbria furono annesse al Regno di Sardegna, portarono allo scioglimento della “Truppa di Finanza
Pontificia” e al transito di diversi appartenenti nel “Corpo dei Preposti Doganali” del Regno sabaudo.
Dopo la proclamazione del regno d’Italia, il 13 maggio 1862, fu istituito un nuovo e unico corpo di polizia
doganale, denominato “Corpo delle Guardie Doganali” che, caratterizzato dal modello misto, civile-militare, nel 1881, fu ribattezzato “Corpo delle Guardie di Finanza”.
Ai nostri giorni, con il Decreto Legislativo n. 68/2001, sono state attribuite al Corpo funzioni di Polizia
economica e finanziaria a tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea nonché, successivamente, con Decreto Legislativo 177/2016, lo stesso è stato designato quale unica Forza di Polizia sul mare.
Oggi, a quasi 250 anni dalla sua fondazione, la lunga storia della Guardia di Finanza manifesta, quindi, una singolare e sostanziale continuità tra il primo Corpo confinario dell’antico Piemonte e la moderna polizia economico-finanziaria di un Paese che costituisce una delle maggiori entità politiche ed economiche del mondo post-industriale.