195° "Carnevale di Spoleto", dopo il covid si ricomincia con entusiasmo e qualche difficoltà - Tuttoggi.info

195° “Carnevale di Spoleto”, dopo il covid si ricomincia con entusiasmo e qualche difficoltà

Carlo Vantaggioli

195° “Carnevale di Spoleto”, dopo il covid si ricomincia con entusiasmo e qualche difficoltà

Lun, 15/01/2024 - 16:38

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Quasi due secoli di intrattenimento e di impegno civico che ha visto protagonisti tantissimi nomi illustri

Era davvero necessario riprendere a pieno titolo un discorso interrotto dal covid che riguarda una delle manifestazioni ludiche più antiche nella storia di Spoleto. E così l’Associazione Manifestazioni Spoletine, con la collaborazione del Comune di Spoleto, tanto ha fatto che è riuscita a mettere in cantiere la 195^ edizione del Carnevale di Spoleto.

Presentazione ufficiale oggi,15 gennaio, in Comune alla presenza dei promotori, Angelo Gelmetti e Lorenzo Bisogni, con il Vice sindaco Stefano Lisci, e gli assessori Danilo Chiodetti e Giovanni Maria Angelini Paroli.

Quasi due secoli di intrattenimento e di impegno civico che ha visto protagonisti tantissimi nomi illustri della città. Oggi l’Associazione promotrice, retta dall’inossidabile Angelo Gelmetti, metà spoletino e metà ritaldese, può dire di aver rimesso in moto definitivamente la macchina, non senza però difficoltà notevoli.

Innanzitutto l’abbandono (si spera assolutamente temporaneo) di due dei quartieri protagonisti delle passate edizioni, Cortaccione e San Martino in Trignano. Il pianale del carro di Cortaccione (lungo ben 12 metri) è infatti parcheggiato nel capannone privato di Morro, nel quale quest’anno i superstiti delle edizioni gloriose precedenti, si sono ritrovati per compiere l’opera della rinascita post-pandemia.

Racconta in conferenza Gelmetti, “ritrovarsi a lavorare per i carri è un importante momento di socializzazione. Non a caso la prima cosa che si monta nel capannone sono i bracieri per cuocere e mangiare tutti insieme discutendo di tutto oltre che del Carnevale. Intorno a tutto questo ruotano più di mille persone del resto”. Il Governo Ombra spoletino, potrebbe essere.

Sfilate, carri, gruppi mascherati, Bande…

Andando al sodo, le sfilate ufficiali si terranno il 4 e 11 febbraio e oltre ai carri parteciperanno anche gruppi mascherati e bande, nei tradizionali percorsi di Viale Trento e Trieste, Via Marconi e parte del Centro Storico.

I partecipanti da programma saranno:

L’Asilo Nido di Santa Croce (Morgnano) con il carro Peter Pan

San Giacomo, con il carro allegorico Anni’80

l’Associazione Il Bruco di Via Marconi con un carro da definire ed i costumi realizzati dall’IIS Spagna-Campani

San Nicolò con il carro allegorico Barbie

Protte con il carro allegorico Pinocchio

Ai carri di diretta provenienza spoletina si aggiungeranno anche quelli di Campello sul Clitunno con i loro gruppi mascherati al seguito, e di Castel Ritaldi, anche questo con gruppi mascherati di supporto.

A chiudere la sfilata ci saranno anche un gruppo mascherato dei residenti cittadini di nazionalità rumena con balli e canti del folklore del paese d’origine. Non mancheranno le bande come quella di Castel Ritaldi, quella di Spoleto e un gruppo di sbandieratori.

In programma anche una nutrita serie di iniziative collaterali, come l’esibizione della scuola di danza Team Dance, che il 4 febbraio concluderà la sfilata con uno spettacolo di break dance.

Il 10 febbraio invece una Marching Band sfilerà per le vie del Centro Storico cittadino.

Mostra…e una Conferenza !

Da quest’anno, e da come preannuncia Gelmetti anche in seguito, ogni Carnevale Spoletino avrà sempre uno spazio per recuperare e ricordare le radici di questa storica kermesse in costume. E così il 3 febbraio, a Palazzo Mauri, si terrà una Conferenza a cura del Dott. Lorenzo Bisogni (candidato in pectore alla successione di Gelmetti) dal titolo ambizioso e interessante: “Tra norme e trasgressioni: il caso del Carnevale di Spoleto, tra Stato Pontificio e Regno d’Italia”. All’incontro parteciperà anche il Prof. Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Sapienza-Roma Tre.

Prima della conferenza , il 28 gennaio, verrà inaugurata la mostra “Storia del Carnevale Spoletino”, al piano terra di Palazzo Mauri, con documenti di archivio, maschere e costumi. Simbolicamente l’inaugurazione sarà l’Opening Act del Carnevale.

E bene fa, con la conferenza storica il Dott. Bisogni, ad inoltrarsi in un argomento che ha salde radici in quella parte di società civile spoletina che fu protagonista della fine del dominio dello Stato Pontificio preunitario nell’Umbria della seconda metà dell’800. Il Carnevale, con i suoi eccessi ludici e festaioli ne era quasi un grido di rivendicazione, dopo l’inevitabile e lungo periodo di “mortificazioni penitenziali” di natura ecclesiastica.

Tuttoggi e chi scrive, è in grado di mostrare in anteprima un vecchio documento del 1872 (di provenienza familiare) che testimonia come quanto ora detto ha un fondamento concreto. Si tratta della costituzione della Società del Carnevale in Spoleto.

Come si può vedere il manipolo dei “gozzovigliatori carnascialeschi” era guidato da un membro della famiglia Pianciani che con il Conte Luigi, era stata protagonista del reclutamento di volontari umbri e di alcune importanti spedizioni militari in cruciali momenti del Risorgimento, come la battaglia di Mentana e la presa di Porta Pia. Tra di essi, anche il nostro antenato, che non a caso non fece mancare la sua adesione al numero 31 della lista dei bisbocciatori.

Carnevale al MUST

Il Museo delle Scienze e del Territorio, aprirà le sue porte gratuitamente l’11 febbraio alle ore 10,30 per offrire ai bambini del territorio la possibilità di immergersi nel mondo della natura e del riciclo, anticamera per la creazione di maschere o o travestimenti. I bambini con i loro genitori potranno anche partecipare ad una visita guidata del Museo. Per partecipare ci si deve mascherare con un costume di un animale preferito.

Prenotazione obbligatoria a: info@mustspoleto.it / cell. 3518177005 (Michele Capitani) entro il 10 febbraio.

Il manifesto ufficiale “ispirato”, parecchio!

Diventa quasi un giallo – curioso ma “non serio” direbbe Ennio Flaiano– il caso del manifesto ufficiale della manifestazione. Mentre lo stesso veniva presentato, non senza orgoglio dal Presidente Gelmetti, la platea dei giornalisti apprende ufficialmente che l’opera è di una giovane spoletina, Ksenia Vanieva che già in passato si era resa protagonista di opere estemporanee di abbellimento su alcune impalcature del centro storico.

Se non fosse che l’opera, appena apparsa online su alcuni social, ha immediatamente prodotto la reazione di alcuni osservatori che hanno rintracciato un dipinto, diciamo simile al’99 % e precedente come realizzazione a quello che poi è diventata il manifesto ufficiale del Carnevale.

Il Presidente Gelmetti, chiaramente sorpreso dal fatto, ha comunicato che proverà a prendere contatto con la probabile autrice del dipinto, per informarla della cosa. Anche se da un successivo controllo effettuato da Tuttoggi, sembra che il soggetto dipinto sia una sorta di esercitazione di metodo pittorico presente in rete (Lady Mozart-Pinterest) e che ha anche altri padri e madri. In verità qualcuno ci ha visto anche una chiara ispirazione ad una nostra vecchia conoscenza, il manifesto della Lulù di Alban Berg, diretto da un giovane Roman Polanski al Festival di Spoleto nel 1974.

Ma quello che conta è il gradimento, quasi unanime, per un cambiamento che lascia intravedere qualche interessante spiraglio che ci cureremo di osservare con maggiore attenzione in seguito. Non ci riferiamo solo al manifesto ma anche alla conferenza e alla mostra storica, che in qualche modo tenta di traghettare una manifestazione di quasi 2 secoli dalla semplice “carnevalata” ad appuntamento di rango, organizzato con fantasia, creatività e curiosità. E la storia, come si sa, è magistra vitae!

Meno Barbie, e più Lady Mozart. Magari senza ispirarsi al 99%!

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