"Tuttofare" Paparelli tra "bufale", Genio e genialate da regista - Tuttoggi.info

“Tuttofare” Paparelli tra “bufale”, Genio e genialate da regista

Sara Cipriani

“Tuttofare” Paparelli tra “bufale”, Genio e genialate da regista

Sullo Spot di Sanremo con le Cascate al contrario, l’assessore al turismo risponde al M5S, prendendosela indirettamente con i giornali
Lun, 20/02/2017 - 21:28

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L’ha buttata sulla politica l’assessore al turismo, all’economia e al commercio, alle infrastrutture tecnologiche, alla formazione e allo sport, nonché vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria, Fabio Paparelli.

L’ha buttata sulla politica e sul ‘Genio Universale’ di Leonardo Da Vinci, l’assessore tuttofare, nel tentativo di dare una parvenza di ragionata giustificazione alla scelta stilistica dell’immagine delle Cascate delle Marmore montate al contrario nel video dello spot promozionale dell’Umbria, andato in onda nelle tre serate principali del Festival di Sanremo.

L’ha buttata sulla politica ‘da Facebook’, rispondendo per improprio canale al Movimento 5 Stelle, il partito che a seguito dell’articolo di TuttOggi.info, primo giornale a sollevare la questione, aveva sottolineato l’uso errato dell’immagine di uno dei simboli dell’Umbria, attraverso l’ufficialità di un comunicato dell’ente Regione.

Cascata delle Marmore

“L’immagine risulta speculare rispetto alla realtà: una scelta pseudo-stilistica? O l’ennesima ‘distrazione’ di una Giunta noncurante delle nostre bellezze e della loro conservazione?”, aveva scritto il ternano Andrea Liberati al concittadino Paparelli, che così ha risposto: “Ennesimo abbaglio dei 5Stelle. Deprimente. Come non capire che lo spot andato in onda a Sanremo ritrae in sequenza il disegno di Leonardo Da Vinci e la prospettiva della Cascata delle Marmore così come il “Genio Universale” la ritraeva? Non oso pensare, conoscendolo un poco, il pensiero di Vittorio Sgarbi. Ad ogni buon conto invito i 5s a documentarsi e venire il 14 marzo al Ministero della cultura a Roma dove ci sarà un evento dal titolo: “I dintorni di Terni nel paesaggio di Leonardo Da Vinci”. Magari gli servirà da ripasso…se poi si fanno accompagnare da chi ha indotto la bufala … sarebbe ancor piu’ educativo!” 

Val forse la pena di ricordare al contrito assessore, che il ‘Genio’ è carattere distintivo del grande Leonardo e che lo stesso si presta male a giustificazione della ‘genialata’ di capovolgere orizzontalmente, e quindi di alterare, l’immagine di uno dei simboli rappresentativi dell’Umbria, così, tanto per farla combaciare meglio a un disegno del ‘500 (recentemente attribuito al Da Vinci, non senza qualche perplessità e polemica). Come non capire.

Leonardo da Vinci
Al professor Sgarbi, poi, avevamo già rivolto un preoccupato pensiero noi, proprio in quel primo articolo “da induttori di bufale”, ma non di provole, che ha originato il commento del consigliere Liberati. Articolo che non può dunque essere quello di altro giornale linkato dall’assessore Paparelli nel suo post. Se non altro per una questione cronologica, visto che quell’articolo è stato pubblicato successivamente al comunicato stampa del consigliere.

E ci fa specie che la definizione di “induttore di bufale”, rivolto velatamente a un giornale (uno qualsiasi, poco cambia), provenga proprio da chi, da lungo tempo, si dice pronto a sostenere le aziende editoriali per lo sviluppo economico del settore e per la pluralità delle fonti informative dei cittadini dell’Umbria. Pronto, con apposita legge pronta, ma ferma in qualche cassetto di qualche ufficio della Regione. Ma ora c’è il terremoto. Come non capire.

E difatti noi capiamo, assessore, e per questa volta non ci offendiamo. Capiamo che ora c’è il terremoto e ci sono, come sempre, altre priorità. Capiamo che gli assessori sono pochi e che le deleghe sono tante da gestire. Capiamo che non ci sono soldi per nessuno, ma per qualcuno a volte si. Capiamo che si risponde sull’onda dell’emergenza e che Lei, da buon renziano, si tira su le maniche e ci mette la faccia e le braccia. Che si fa tutto per il ‘Paese’: la rappresentanza, i discorsi, le inaugurazioni, l’attività politica, il segretario nel container e se serve anche il regista.

Capiamo, che a fare tutto a volte si può sbagliare. Sbagliare a usare l’immagine di un simbolo turistico, messo al contrario in uno spot che promuove l’Umbria in Eurovisione. Sbagliare a usare le parole, perchè, se ci fosse stata veramente la “bufala” e non sia mai, la provola, l’assessore l’avrebbe smentita, invece di giustificarla, risondendo direttamente a chi ha sollevato la questione. Facendo a volte si sbaglia, basterebbe ammetterlo.

Articolo correlato >>> Marmore al contrario, a Sanremo la “gaffe” dello spot dell’Umbria

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