Spoleto, presentati gli "Inevitabili" Eventi di Fine Anno 2015-2016 - Tuttoggi.info

Spoleto, presentati gli “Inevitabili” Eventi di Fine Anno 2015-2016

Carlo Vantaggioli

Spoleto, presentati gli “Inevitabili” Eventi di Fine Anno 2015-2016

Sei pagine di appuntamenti | Sindaco Cardarelli " Non sarò ricordato come il sindaco dei fuochi d'artificio"
Gio, 03/12/2015 - 21:34

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Fabrizio Cardarelli, sindaco di Spoleto a cui non difetta la schiettezza, lo dice a bassa voce ma senza tentennamenti, “Non verrò ricordato come il sindaco dei fuochi di artificio. Se avessimo avuto i soldi da spendere per queste cose li avremmo piuttosto usati per le molte famiglie in difficoltà presenti nel territorio. Il nostro problema ora è invece quello di non sforare il patto di stabilità”. La dichiarazione politically correct del primo cittadino, quasi una smarcatura, arriva al termine della presentazione odierna degli Eventi di Fine Anno 2015-2016. Un format che prosegue ininterrotto dall’anno 2000, e che trae origine dai più nobili eventi di stampo capitolino degli anni ’80, quelli del compianto assessore Renato Nicolini. Tra alti e bassi nessuna amministrazione spoletina, da quella data in poi, si è mai sottratta a questa sorta di rito sciamanico senza la celebrazione del quale si rischiava di attirare piaghe simili a quelle bibliche. Più che Eventi di Fine Anno sarebbe stato il caso di definirli gli Inevitabili Eventi di Fine Anno.
Ed è con questa rassegnazione apocalittica che abbiamo ascoltato dalla voce dai vertici dell’Ufficio Cultura (Antonella Quondam e Annarita Cossu), la lunghissima lista di appuntamenti che riempe ben sei pagine di programma, in cui la definizione eventi appare appena un pò sovradimensionata. Lo stesso “spettacolone” in programma per il 2 gennaio, Tango atto d’amore di e con la star Miguel Angel Zotto e a cura del Festival dei Due Mondi, è apparso sin da subito come frutto di una fortunata coincidenza per l’acquisto a costo scontato di una data fuori impegni e tournèe di Zotto. Lo aveva candidamente confermato a suo tempo anche lo stesso Giorgio Ferrara.
Tutto il programma degli “Inevitabili” quindi vive di rimessa, ovvero di manifestazioni già in programma, vedi le date della Stagione di Prosa, oppure frutto della buona volontà di Associazioni cittadine (la Proloco Spoleto, Teodelapio, Fare cultura, Confcommercio, Back Beat, La Maschera, Rangers etc) che vengono chiamate a raccolta nel momento de “la notte in cui tutte le vacche sono nere”.
C’è un fiorire di balli, sfilate, canti corali e bande in marcia, mercati ambulanti, artigiani e dell’antico, cinema, mostre, installazioni, recital e reading, vietati ai minori e per tutti.
Presepi di ogni genere ed in ogni luogo, tra i quali spicca quello con personaggi a grandezza naturale di cartapesta e stoffa, voluto dalla Proloco Spoleto per la sua rassegna “Spoleto, la città in un presepe” e che ha richiesto ben 5 viaggi di trasporto con un camion di grandi dimensioni.
Luci ed illuminazioni spettacolari promosse da Teodelapio, con la particolarità che le luci stesse queste volta sono state acquistate, grazie anche al contributo di commercianti e cittadini, in modo che possano essere riutilizzate nei prossimi anni.
Spicca tra le sei pagine affollate, un interessante programma de La Mama Umbria International Spoleto e la performance Suburbia di Alberto Timossi, il 18 dicembre al Ponte Sanguinario, Soprintendenza permettendo.
Al 31 dicembre, nessuna festa di piazza ma una sorta di ricevimento/ DJset free entry e all’aperto al Chiostro di San Nicolò, in condominio con un privato che ha affittato parte della stessa location per una cena di capodanno. Una situazione molto prossima al veglione di capodanno di Ugo Fantozzi dove, parafrasando un vecchio detto spoletino, “chi mangia mangia, ma i balli devono essere pari”.
Insomma si cucina con quel che c’è nel frigorifero, usando un vecchio trucco da vivandieri: più spezie si mettono nella pietanza, più è difficile capire di che ricetta si tratta.
Ma soldi non ce ne sono e la cuccagna è finita da un pezzo. Tanto che anche l’Albero della Cuccagna, quello con le sedie scrostate e gli sfilatini, opera del maestrissimo Luca Maria Patella viene fatto sloggiare da Piazza Pianciani per altro sito. Forse la casa o il garage di un collezionista di modernariato.
In fondo è proprio questa l’unico evento rimarcabile che fa presagire un vero cambiamento. E così si spera che gli “Inevitabili” tornino presto ad essere veri Eventi.

PER IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI CLICCA QUI

Riproduzione riservata

Foto: Tuttoggi.info

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